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Diario del viaggio per il centenario del Tourist Trophy - Giorno 2: mercoledì 30 maggio



 

Giorno 2: mercoledì 30 maggio

Ci svegliamo prima ancora che la sveglia suoni, una doccia, un paio di jeans e una maglietta e si va a fare colazione. Chris fa il pieno con una colazione "internazionale" caffè, brioche... io ho scelto la colazione inglese tipica, mi arrivano salsicce, bacon, toast e burro, fagioli, funghi, 2 uova, insomma non posso certo dire che a mezzogiorno avrò troppa fame...
Sistemati i bagagli nei bauletti, ripartiamo con calma ricordandoci di tanto in tanto che dobbiamo tenere la sinistra, siamo ormai in GB e la guida non è quella al quale siamo abituati noi.
Una volta imboccata l'autostrada, c'è solo da sperare che il cielo grigio non ci rovesci addosso l'impossibile.
Il sole non lo vedremo per tutta la giornata, questo l’avevamo capito subito, per fortuna la pioggia che cade non è cosi violenta. Rende un po' difficoltoso il nostro avanzare siccome l'acqua cosi fine ci pone problemi di visibilità, il parabrezza della Goldwing non si può abbassare e Chris non si fida molto a guidare in quelle condizioni, giustamente la nostra media resta attorno ai 100 km/h, per la gioia delle nostre coperture che non si usureranno troppo nei 550 km circa che ci separano da Heysham, tappa finale di oggi.
Arriviamo ad Heysham nel pomeriggio, e ci fiondiamo subito al porto sulla baia di Morecambe per vedere come è la situazione traghetti Steam Packet, siccome abbiamo sentito molte voci sulla stampa, in internet e sui principali mass-media, per cui ci sarebbero 5000 prenotazioni annullate per mancanza di posto.
Troviamo gli uffici della Steam Packet assediati da una moltitudine di centauri, gli sportelli sono chiusi e riapriranno, a detta di un'inglese da me interpellato, non prima delle 20:30, per procedere al check-in dei passeggeri del prossimo traghetto, previsto per le 03:00 del mattino seguente.
Ci spostiamo poco distante, c'è un pub frequentato indovinate un po'... praticamente al 98% da motociclisti in attesa di essere traghettati sull'Isle of Man. Beviamo qualcosa, evitiamo un temporale, ed alla fine torniamo agli sportelli per gli sviluppi.
Fortunatamente, dopo aver fatto un po' di coda, scopriamo che le nostre riservazioni sono perfettamente valide, nel frattempo conosco un gruppo di francesi che sono arrivati senza biglietto, loro lo pagano in contanti, costa più del nostro e si devono mettere in stand-by, in attesa che si liberi il posto di qualcuno che magari ha avuto problemi alla moto durante la trasferta. Resto abbastanza meravigliato che ci sia gente che viaggia così, li saluto e siccome il nostro imbarco è per il pomeriggio seguente, ce ne andiamo per cercare una sistemazione per la notte.
Abbiamo poi errato per Heysham e dintorni con la moto, fattostà che per 90 Km di strada non troviamo nulla, nemmeno una camera liber. È ormai passata la mezzanotte, ci siamo arresi e l'unico posto che ci pare interessante ed animato resta il porto, siccome tutti i pub in centro stanno chiudendo. Il "nostro" pub al porto è ancora aperto e ci fermiamo, poi, quando praticamente ci stanno mandando via, torniamo al porto per vedere come stanno andando le manovre di carico, non abbiamo altro da fare e quindi ci sembra la mete piu probabile...
Giunti sul posto, mi accorgo subito che il piazzale riservato alle moto in stand-by è ormai vuoto, questo per me vuol dire che tutte le moto con prenotazione sono salite sul traghetto, sono rimasti posti liberi che sono stati subito occupati. Il traghetto sta per partire e mi viene l'idea, ultimo disperato tentativo, siccome non abbiamo un'albergo dove dormire, mi fiondo agli sportelli e ci sono ancora 2 posti sulla nave, incredibile, in 2 minuti l'impiegata dello sportello converte le mie prenotazioni, esco correndo dalle scale ed urlo a Chris: "avvia la moto, si parteeee".
Ancora increduli per il colpo di fortuna ci troviamo proiettati all'esterno sul ponte della nave, dopo aver caricato e fissato le moto in pochi minuti. La nave è stracolma di moto, incredibile, sui traghetti normalmente si vede qualche moto ed un sacco di auto, qui è il contrario.
Trovare un posto a sedere sui ponti superiori è un'impresa, ma ce la facciamo ugualmente. Sapere che arriveremo con 12 ore di anticipo sull'isola, che ci fa guadagnare una giornata intiera e le gare del pomeriggio, ce ne rendiamo conto ed è davvero una soddisfazione insperata, la piu grande della giornata.