Punto di incontro dell'Associazione FJR1300 Club Italia

L'FJR1300 Club Italia a Caponord!



Leggi tutto quello che hai sempre voluto sapere su questo viaggio e non hai mai osato chiedere!

gg

Data

Partenza

Arrivo

km

km totali

01

04/08/07

Como

Fulda

696

696

02

05/08/07

Fulda

Arhus

748

1444

03

06/08/07

Arhus

Kristiansand

187

1631

04

07/08/07

Kristiansand

Bergen

361

1992

05

08/08/07

Bergen

Geiranger

343

2335

06

09/08/07

Geiranger

Trondheim

346

2681

07

10/08/07

Trondheim

Moskenes

710

3391

08

11/08/07

Moskenes

Sortland

196

3587

09

12/08/07

Sortland

Storslett

430

4017

10

13/08/07

Storslett

Caponord

380

4397

11

14/08/07

Caponord

Ivalo

390

4787

12

15/08/07

Ivalo

Kemi

407

5194

13

16/08/07

Kemi

Kuopio

390

5584

14

17/08/07

Kuopio

Turku

445

6029

15

18/08/07

Stoccolma

Stoccolma

0

6029

16

19/08/07

Stoccolma

Copenaghen

650

6679

17

20/08/07

Copenaghen

Copenaghen

0

6679

18

21/08/07

Copenaghen

Rothenburg

880

7559

19

22/08/07

Rothenburg

Casa

550

8109



Sabato 4

Dopo tutti i preparativi necessari finalmente si parte! Il ritrovo è fissato alla Dogana Brogeda (Autostrada Como-Chiasso) per le ore 8.30, in modo di partire entro le 9.00. Ritrovo presso l’Autogrill dove chi non ce l’ha dovrà fare il bollino per l’autostrada Svizzera. Si raccomanda di arrivare con il pieno di benzina fatto, non saranno 2 euro risparmiati in Svizzera a modificare il budget delle vacanze ;-) 
La partenza "di prima mattina" ci porterà in quota in meno di un’ora. Da Chiasso infatti ci vuole pochissimo per arrivare sul S.Bernardino, dove non si esclude che possa fare ancora fresco. Si raccomanda pertanto di partire con un vestiario "a strati" in modo da non avere troppo freddo prima… e troppo caldo dopo! Dal S.Bernardino si procede verso Chur (Coira), sempre in Autostrada e si passano Vaduz e Feldkirch per uscire a Hochst ed entrare in Austria in direzione Bregenz. L’uscita dall’autostrada è quasi obbligatoria, visto che per attraversare una manciata di km di Austria bisognerebbe acquistare il bollino dell’autostrada! 
L’attraversamento di Bregenz non è lunghissimo, anche se il traffico non manca mai. Normalmente ho sempre fatti lì benzina. 
Passata la cittadina sul lago di Costanza si è già in Germania. Avendo voglia e tempo si potrebbero fare due passi per Lindau prima di rientrare in autostrada e puntare i fari verso Nord. 
Da qui ci aspetta una lunga e noiosa sgroppata sulle autostrade tedesche. Si passa Memmingen, si passa Wurzburg, per dopo 400 km a Fulda. 
Fulda è una città situata nell'est dell'Assia, in Germania capoluogo del circondario rurale omonimo e sede vescovile. La cittá si trova in riva al fiume omonimo vicino alle frontiere della Turingia e della Baviera, incuneato fra la Rhön a est e il Vogelsberg a ovest ed è famosa per l’industria dei pneumatici. Fra i suoi monumenti ci sono: il castello, situato nel cosiddetto quartiere barocco fu costruito in epoca rinascimentale e rifatto in forme barocche tra il 1706 e il 1721, al suo interno vi sono lussuose sale di rappresentanza; il duomo, ricostruito all'inizio del XVIII secolo su un'antica basilica del IX secolo, all'interno reliquie di San Bonifacio. 
Qui dormiremo in una tipica Gasthof tedesca.

 

Domenica 05

Si riparte di primo mattino. L’obiettivo è far fuori la Germania ed approdare in Danimarca. Per questo non abbandoniamo l’autostrada. Se il sole ci sarà (come mi è sempre accaduto fino ad oggi) ci aspetterà caldo, molto caldo! Le fermate saranno d’obbligo non solo per fare benzina, ma per reintegrare i liquidi. Chi sopravvive a questa tappa non avrà altri problemi fino al 22 Agosto! 
Dopo 750 km non vedremo l’ora di arrivare, ma fa parte del gioco anche questo. 
Arhus è la seconda città più popolosa della Danimarca nonché il principale porto del paese e capoluogo della provincia omonima. Situata sulla costa orientale della penisola dello Jutland, in corrispondenza della foce del fiume Århus, è affacciata sulla baia omonima. 
È anche conosciuta come "la più piccola grande città del mondo". La città è sede vescovile dal 948 e deve il suo sviluppo al porto e alla fertilità dei territori circostanti. La fondazione dell'università risale al 1928. L'economia locale si fonda sulla produzione agricola e le attività portuali. Vi si trovano inoltre importanti aziende del settore petrolchimico, del settore meccanico e cantieri navali. 
La sua cattedrale, che risale al XIII secolo, è la più grande della Danimarca. È sede dell'Università di Århus, nonché città natale di Bjarne Stroustrup, inventore del C++, e di Karl Verner, autore della Legge linguistica che porta il suo nome. 
Insomma… ci sarà qualcosa da vedere? Bho! Ma tanto saremo abbastanza stanchi da non vedere l’ora di andare a letto! Il pernottamento sarà in Hotel.

 

Lunedì 6

Abbiamo tutta la mattina per percorrere i 186 km che ci separano dall punta nord della Danimarca e precisamente da Hirtshals, dove ci aspetta il Traghetto Hirtshals Ferries con destinazione Kristiansand delle ore 13.45. Dobbiamo essere in porto 90 minuti prima dell’imbarco (ore 12.15). 
La traversata dura 4 ore e mezza circa, quindi lo sbarco in Norvegia è previsto per le 18.00 circa. 
Dopo il riposo forzato dovremmo essere freschi abbastanza per riprendere il cammino e incamminarci lungo la E39, la "Strada Atlantica" che percorre la costa della Norvegia, per un centinaio di kilometri, fino a giungere a Feda, dove ci aspetta un tipico campeggio Norvegese, con i suoi Hitter (normalmente rossi). Gli hitter sono piccoli bungalow in legno, di cui usufruiremo molto per tutta la traversata della Scandinavia. L’arrivo in Norvegia sembrerà l’approdo ad un nuovo mondo. Per me è sempre stato così. Qui predomina la natura e ci si sente piccoli piccoli, una sensazione che si farà sempre più importante a mano a mano che si procede verso nord. 
Nel minuscolo paesino difficilmente ci sarà qualcosa da fare… e probabilmente anche da mangiare! Per questo una vera vita da campeggio impone anche di portarsi dietro un po’ di provviste e magari un bel fornelletto da campo! La notte tarderà a venire, ma è moeglio non fare troppo tardi, il giorno successivo ci aspetterà una bella sfacchinata.

 

Martedì 7

Partrenza di buon’ora. I km da fare non sono tanti, ma sulla strada si impone una deviazione. Passiamo infatti vicino al Preikestolen e al Lysefjorden. In tutti i casi dobbiamo tenere le dita incrociate che il sole si faccia vedere! Possiamo scegliere due alternative: percorrere una strada incredibile che si conclude con 27 tornanti per arrivare a Lysebotn oppure puntare subito al Preikestolen per scegliere fra una camminata di 4 ore (fra andata e ritorno) oppure una comoda gita in battello. Il Preikestolen (In Nynorsk, Prekestolen in Bokmål, Pulpito in italiano, Hyvlatonnå, norvegese antico) è una roccia immensa in granito alta 604 mt. che termina a strapiombo sul Lysefjorden, il fiordo della città di Stavanger, nella contea di Rogaland. Ogni anno migliaia di persone salgono sulla roccia per vedere il panorama o semplicemente per passare un pomeriggio al sole (in estate). Il percorso per arrivarci è un po' complicato, si può scegliere tra il quello in auto e quello in traghetto, entrambi da Stavanger e di un'ora e mezzo di tempo. All'arrivo ci sono ancora però due ore a piedi su un facile sentiero. Volendo è possibile percorrere tutto il fiordo in traghetto guardando la roccia dal basso che cade dritta nell'acqua. Chi ci è stato può assolutamente raccontarla come una bellissima esperienza anche se il posto è sconsigliato a chi soffre di vertigini, perché per guardare giù non ci sono protezioni in caso di cadute. 
La visita però non ci dovrà far dimenticare che dovremo arrivare fino a Bergen. Passata Stavanger ci aspettano una serie di ponti e di tunnel tipicamente norvegesi. In particolare il Bømlafjordtunnel è un tunnel che unisce l’isola di Føyno alla terraferma presso Valevåg ed è parte della E39 (Strada Atlantica). Il tunnel è lungo 7931 metri ed è il più lungo tunnel autostradale Norvegese sotto il mare e scende fino a 262,5 metri sotto il livello. E’ stato aperto nel Dicembre 2000 ed è parte del "Triangle Link" che unisce mediante ponti e tunnel le isole di Stord e Bømlo alla terraferma. Lo spettacolo è assicurato! 
Per finire, ammesso che avremo voglia di finire, si arriverà a Bergen. Il piccolo paese gravita intorno alla piazza del mercato del pesce. Un luogo da non perdere! L’alloggio è assicurato in un Ostello, fra i più belli della Norvegia. Vedrete!



Mercoledì 8

Abbiamo modo di apprezzare ancora un po’ Bergen prima di rimetterci in marcia, a patto di non voler poltrire a letto! L’itinerario ci porterà infatti ad attraversare una delle zone più belle e famose della Norvegia. Procedendo verso nord ci troveremo d’apprima ad attraversare il Sognefjord, il fiordo più lungo e più grande della Norvegia e d’Europa, che si adentra per oltre 200 km nell’entroterra! La contea di Sogn og Fjordane è caratterizzata dalla natura incontaminata, dalle montagne e dalle cascate.. Il turismo è molto attivo durante il periodo estivo, mentre nell'inverno tutto è coperto dalla neve. Le sue montagne ospitano il ghiacciaio di Jostedalsbreen, il più grande d'Europa su terraferma, con una superficie di 482 km². Oltre al ghiacciaio vi è il parco Nazionale di Jotunheim, situato tra varie alte montagne come il Skagastølstind, (2.405 m). Numerose sono anche le cascate, ad esempio quella Årdal, 275 m. Caratteristica delle cittadine del Sognefjord sono le chiese di legno, come quelle di BorgrundVik e Kaupanger, tutte risalenti all XI-XII secolo. Tra le chiese importanti vanno ricordate quella di Luster, compresa nella lista del patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, e quella di Undredal, la più piccola della Scandinavia (40 posti). 
Il ghiacciao dello Jostedalsbreen ha un estensione di 815 km² ed è ciò che resta dell'enorme ghiacciaio che circa 10.000 anni fa copriva l'intera Scandinavia. Oggi è una delle mete più visitate dai turisti in Norvegia, in particolare dagli italiani. Dal 1991 è stato istituito il Parco nazionale dello Jostedalsbreen, che, con 1310 km² contiene anche tutto il Sognefjord. Allo scopo di raggiungere il ghiacciaio faremo una deviazione pr Brigstal, prima di tornare sui nostri passi verso il Nordfjord e da qui, in base all’orario scegliere fra svoltare verso ovest e raggiungere Hellesyt oppure ad est e raggiungere direttamente Geiranger. La prima scelta ci darebbe l’opportunità di prendere il ferry che da Hellesyt giunge a Geiranger lungo l’omonimo fiordo, uno dei più caratteristici da visitare. Qui infatti arrivano i translatantici che, in mezzo alle montagne, fanno davvero un gran bell’effetto! 
A Geiranger pernotteremo ancora in Hitter, con vista sul fiordo. Un vero spettacolo della natura.



Giovedì 9

Le bellezze della natura non sono certo finite a Geiranger! Procedendo verso nord ve ne renderete conto. Il primo indizio lo troveremo dopo pochi km, percorrendo il celeberrimo "sentiero dei troll": una strada in mezzo a delle montagne maestose (non a caso si chiamano "Il re", "La regina", "L’arcivescovo") che finisce in un baratro scavato dai ghiacciai oltre 10.000 anni fa, fino ad arrivare al mare! Ci saranno diversi traghetti minori da prendere: da Eisdall per Linge e da Vike per Molde, da Gjengset a Halsa. La destinazione è la vecchia capitale della Norvegia: Trondheim. 
Trondheim (forma danese Trondhjem, anticamente Nidaros, durante la seconda guerra mondiale, in tedesco Drontheim) è un comune e una città della Norvegia. Situata nella contea di Sør-Trøndelag, ne è anche il capoluogo amministrativo. Con i suoi più di 163 000 abitanti è la terza città del paese ed è la più settentrionale delle grandi città norvegesi. 
Al numero di abitanti vanno sommati i circa 30.000 studenti che frequentano l'università cittadina. 
La città è situata sulla sponda del fiordo di Trondheim (Trondheimsfjord) ed è attraversata dal fiume Nidelva (in norvegese significa il fiume Nid) che in corrispondenza della città sfocia nel fiordo. In corrispondenza del solstizio d'estate il sole sorge alle 03:00 e tramonta alle 23:40 (legali), le ore notturne sono caratterizzate da una luce crepuscolare. Al solstizio d'inverno invece il sole sorge alle 10:00, rimane molto basso sull'orizzonte e tramonta alle 14:30. Il clima è marittimo ma la città è abbastanza riparata dai forti venti che battono la costa. La temperatura più elevata si registrò il 22 luglio 1991 con 35°C mentre la temperatura più bassa fu nel febbraio 1899, -26.1°C ([1]). Il punto più elevato del territorio cittadino è il monte Storheia, 565 m s.l.m. 
La città fu fondata nell'anno 997 dal re vichingo Olav Tryggvason con il nome di Kaupangen, che però diventò presto Nidaros. Fu così capitale norvegese sino al 1217. La città subì numerosi incendi nel corso dei secoli, il più distruttivo dei quali nel 1681 la rase al suolo. Venne ricostruita con ampi viali per far sì che i successivi incendi non si propagassero facilmente. Simbolo della città è la Cattedrale di Nidaros, costruita nel 1070 e meta di pellegrinaggi durante il medioevo. La cattedrale fu opera di molte ristrutturazioni, la più importante nel 1869, che le diedero uno stile gotico-romanico. Durante il medioevo e dal 1814 (quando la Norvegia ebbe la sua prima costituzione autonoma) in poi la cattedrale è stata la sede delle incoronazioni dei re di Norvegia
Qui dormiremo in Hotel.


Venerdì 10

Lunga tappa di 710 km. Non c’è da spaventarsi però. Da Trondheim partiremo di buon’ora percorrendo la "spina dorsale" della Norvegia: la E6, una statale molto scorrevole e piacevolemente adagiata in una natura sempre più preponderande. Lungo la strada supereremo il circolo polare artico! Il luogo risulterà un po’ turistico ma… una sosta sarà obbligatoria. 
Il circolo polare è il parallelo oltre il quale, procedendo verso nord, il Sole non sorge e non tramonta almeno un giorno all'anno. Questi fenomeni sono detti notte polare e sole di mezzanotte. In pratica, chi si trova in estate a quelle latitudini, vede che verso la mezzanotte il sole si avvicina sempre di più all'orizzonte, e proprio nel punto che indica il nord. A mezzanotte esso tocca il punto più basso, poco sopra l'orizzonte, e quindi ricomincia a salire nel cielo. 
La latitudine dei circoli polari è la differenza rispetto alla verticale dell'inclinazione dell'asse di rotazione della Terra rispetto al piano dell'eclittica, circa 66°37'N e S. 
Il circolo polare attorno al Polo Nord è detto circolo polare artico. 
Possiamo fare quello che vogliamo, ma è obbligatorio giungere a Bodo per prendere il traghetto per Moskenes delle 17.45 che arriverà sulle Lofoten alle h 21.00. Qui dormiremo in una delle tipiche case per pescatori, costruite su palafitta.



Sabato 11

La giornata è dedicata ad esplorare le isole. Le isole Lofoten, sono un arcipelago della Norvegia che si estende a Nord-est tra le contee di Nordland e Troms, in totale hanno una superficie di 1227 kmq e oltre 24000 abitanti. 
Le Lofoten sono divise in aree paragonabili a comuni, queste sono: VåganVestvågøyFlakstadMoskenesVærøy, e Røst, situate nelle isole più grandi di: AustvågøyGimsøyaVestvågøyFlakstadøyaMoskenesøya. Le città più popolate sono invece Leknes e Svolvær. Il territorio è caratterizzato da montagne (il monte più alto è Higravstinden (1161 mt)) che finiscono a strapiombo sul mare, una ricchezza per le isole. 
Il clima è caratterizato dalle basse temperature, al massimo possono arrivare ai 13-15 C° e il sole non appare per tutto il periodo natalizio, mentre è onnipresente da maggio a luglio. 
Svolvær è la città più antica del Circolo polare artico, risale alle epoche Vichinghe, anche se si trovano reperti archeologici risalenti a molto prima, come 3000-4000 a.c. 
Il turismo estivo qui è molto sviluppato, perché in inverno le condizioni meteorologiche non permettono una visita accurata della zona, ma è comunque possibile sciare, ammirare l'Aurora boreale e il sole di mezzanotte.La popolazione comunque vive principalmente di pesca del merluzzo, che tra l'altro è anche il cibo principale delle Isole. 
Le isole sono gemellate con il paese di Sandrigo (VI) dal 2001, con cui intrattengono rapporti non solo diplomatici ma anche culinari: lo stoccafisso delle isole Lofoten viene importato nel centro vicentino in occasione della "Festa del Baccalà", durante la quale viene proposta il piatto tipico del baccalà alla vicentina
Giungeremo fino all’estremità opposta delle isole dove ci fermeremo a dormire in Hitter, con soli 200 Km alle spalle.



Domenica 12

Da Sortland dovremo giungere a Storslett per un totale di 430 km, percorsi in buona parte sulla tundra, nelle foreste e lungo i fiordi. Probabilmente pioverà, ma difficilmente questo potrà impedire di apprezzare la magnificenza delle strade che percorreremo!



Lunedì 13

Ancora poco meno di 400 km e saremo arrivati nella terra del sole che non tramonta mai, dove le renne sono tantissime e occorre procedere con molta attenzione. Per arrivare a Caponord percorreremo un lunghissimo tunnel sotto il mare (sembrerà di arrivare all’inferno e riuscire). 
Capo Nord (Nordkapp) infatti è un promontorio roccioso che si trova sulla punta nord dell'isola di Magerøya, nel comune di Nordkapp, nella Norvegia settentrionale. 
È noto e celebrato per essere il punto più a nord dell'Europa continentale, meta ogni anno di numerosissimi "pellegrinaggi" da parte di turisti e amanti dell'avventura, soprattutto in moto. 
Il promontorio, posto a 71° 10' 21" di latitudine Nord, è alto 397 metri a strapiombo sul mare e fu chiamato così nel 1533 dall'esploratore inglese Richard Chancellor. Trovandosi ben oltre il circolo polare artico, Capo nord durante l'estate non vede mai tramontare il sole: dall'11 maggio al 31 luglio è possibile dunque ammirare il fenomeno del sole di mezzanotte. Viceversa d'inverno, per due mesi e mezzo, il sole non sorge mai. Ciò è dovuto al fatto che l'asse di rotazione terrestre è inclinato di 66° 33' 08". 
Da notare che Capo Nord, in realtà, non è esattamente il punto più a nord d'Europa: il "tetto" del continente si trova poco più ad ovest ed è il promontorio di Knivskjellodden, situato sempre sull'isola di Magerøya, a una latitudine di 71° 11' 08" e raggiungibile solo tramite un lungo sentiero sterrato. Inoltre, poiché sia Capo Nord che Knivskjellodden si trovano su un'isola, il punto più a nord dell'Europa continentale è da considerarsi più propriamente Capo Nordkinn, chiamato anche Kinnarodden, che fa parte del comune di Gamvik, nella penisola di Nordkynn. 
A Capo nord resteremo a dormire presso il bel campeggio locale, in comodi e spaziosissimi Hitter. 
Siamo arrivati a destinazione. Da qui inizia la strada del rientro…..

 

Martedì 14

Si inizia così la strada del rientro puntando direttamente verso sud. Ci aspetta una strada che attraversa lande desolate, in mezzo alla tundra ed a paludi che sotto l’acqua (normalmente qui piove!) fa un certo effetto. Dalla Norvegia non ci vorrà molto per arrivare in Finlandia dove nel primo pomeriggio potremo fermarci a Inari, località di villeggiatura sulle rive dell’omonimo lago, prima di giungere a Ivalo. 
Inari (Aanaar nel sami di Inari, Anár nel sami settentrionale, Aanar in sami skolt, Enare in svedese) è un comune finlandese di 6.984 abitanti, situato nella regione della Lapponia. 
La municipalità è stata creata nel 1876. I villaggi più grandi sono Ivalo, con 3998 abitanti, e il paese di Inari, con 1128 abitanti. Coprendo un'area di 17321,32 km² (dei quali 2148,51 km² sono acqua), questo è il comune più esteso della Finlandia, nonostante la densità di popolazione sia soli 0,46 abitanti per km². 
Nella municipalità vengono parlate quattro lingue: finlandese, sami di Inari (parlato da 900 persone), sami skolt (600) e sami settentrionale (700). 
Ad Inari si trova parte del più grande parco nazionale della Finlandia, il Parco Nazionale Lemmenjoki, così come del Parco Nazionale Urho Kekkonen.



Mercoledì 15

Arrivare al circolo polare artico di Rovaniemi provenendo da Nord è come chiudersi alle spalle una porta. Al di la che visitare il villaggio di babbo natale provenendo da 1000 km più a nord non fa più lo stesso effetto, qui si possono scattare le tipiche foto ricordo sotto il cartello del " Napapijri" che altro non è che il circolo polare artico. In compenso c’è una bella notizia. Normalmente da qui torna il sole! Il tratto di strada che arriva sulla costa inizia a presentare più che una traccia di civiltà. Ragazzi ci stiamo lasciando alle spalle il grande Nord e questo a me mette sempre un po’ di tristezza. 
Rovaniemi (Roavenjarga in lingua sami settentrionale) è la capitale amministrativa della Lapponia, la provincia più settentrionale della Finlandia, ha una popolazione di 35.400 abitanti. 
È situata vicino al circolo polare artico (10 km più a nord), tra le colline di Ounasvaara e Korkalovaara, alla confluenza del fiume Kemijoki e del suo affluente Ounasjoki. Il porto più vicino, a Kemi, è a 115 km. 
Il nome Rovaniemi è stato spesso ritenuto di origine lappone, in quanto "roavve" in Sami indica una collina boscosa. Nei dialetti della Lapponia meridionale "rova" significa invece cumulo di pietre o roccia. 
Probabilmente ci sono stati insediamenti umani stabili nel' area di Rovaniemi sin dall' età della pietra. Il disboscamento di terreni per utilizzi agricoli iniziò intorno al 750-530 a.C. Reperti rinvenuti nell' area fannno ipotizzare che un crescente numero di persone provenienti da est, dalla Carelia, da sud, da Hämeth e dalle coste dell' Oceano Artico, a nord, si stabilirono a Rovaniemi a partire dal 500 d.C. 
Le risorse naturali della Lapponia nel XIX secolo spinsero la crescita di Rovaniemi. La febbre dell' oro, e l' estensivo sfruttamento del legname attrassero migliaia di persone in Lapponia, e Rovaniemi divenne il centro economico della provincia lappone. 
Nella guerra lappone, durante la Seconda Guerra Mondiale, circa il 90% degli edifici cittadini fu distrutto dalle truppe tedesche. La ricostruzione di Rovaniemi iniziò nel 1946. Molti edifici pubblici e privati della città furono progettati dall' architetto finlandese Alvar Aalto, come ad esempio il Centro Amministrativo e Culturale, che comprende il municipio, il teatro cittadino e la biblioteca provinciale. 
Grazie all'ambiente naturale incontaminato che la circonda e alle numerose infrastrutture ricreative, il turismo è un importante settore economico a Rovaniemi. La città conta numerosi alberghi, situati sia in centro che nelle zone periferiche. La maggioranza dei suoi 35.000 abitanti è impiegata nel settore dei servizi. 
Dato che Rovaniemi è la capitale della provincia della Lapponia, molte istituzioni governative hanno sede nella città. Si calcola che dei 35.000 abitanti circa 10.000 siano studenti, infatti a Rovaniemi si trovano l' Università della Lapponia e il Politecnico di Rovaniemi 
Fra i punti d' interesse di Rovaniemi ci sono: il ponte Jätkänkynttilä con la fiamma eterna sopra il fiume Kemijoki, l' Arktikum, il museo dell' artico e gli edifici progettati da Alvar Aalto. Fuori dalla città si trova Santa Park, il villaggio di Babbo Natale 
Un fenomeno che attrae numerosi turisti è quello delle aurore boreali o luci del nord. In Lapponia il numero di aurore boreali visibili in un anno può arrivare a 200, mentre nel resto della Finlandia tale numero difficimente arriva a 20. 
Kemi (Giepma in lingua sami settentrionale) è una città finlandese di 22.806 abitanti, situata nella regione della Lapponia. La parola kemi significa "campo battuto" 
La città di Kemi è stata fondata con un decreto dello Zar il 5 marzo 1869. 
Le più grandi aziende in termini di posti di lavoro sono la Stora Enso, fabbrica della carta di Veitsiluoto, e le industrie del legno di Karihaara Metsä-Botnia e Finnforest. Un'importante azienda industriale è anche la Outokumpu, proprietaria della cava di cromo che si trova a Keminmaa. Ad Ajos si trovano un importante porto commerciale e un area adibita a produzione di energia eolica. 
Kemi ha incrementato nei primi cinque anni del 2000 il suo profilo nel campo del turismo. I simboli più conosciuti della città da questo punto di vista sono tra gli altri il palazzo di ghiaccio e il rompighiaccio per passeggeri Sampo.



Giovedì 16

L’itinerario scelto serve ad alleviare il "dolore" della separazione dai tratti selvaggi della Lapponia: invece che scendere lungo la noiosissima statalona della Svezia deviamo per il cuore della Finlandia, procedendo ancora verso sud. La Finlandia è in grado di regalare paesaggi che hanno di unico. Un mare di alberi si estenderà fino all’orizzonte senza apparente segno di paesi e città, costellati solo da una miriade di laghi più o meno estesi. Da vedere per credere! 
L’arrivo è previsto a Kuopio, la città (se vogliamo chiamarla così) più importante posta nel cuore della Finlandia. 
Kuopio è una città finlandese di 91.046 abitanti, situata nella regione del Savo settentrionale. 
L'area urbana si estende per 1.730 km², di cui 805 occupati da acque e foreste. Con una popolazione di oltre 90.000 persone è l'ottava città del paese. Comprendenedo i dintorni, la popolazione raggiunge i 120.000 abitanti. È un'importante sede universitaria. 
La città è circondata dal lago Kallavesi e diversi quartieri sono costruiti su isole. È famosa per la sauna più grande al mondo, aperta una o due volte alla settimana e per la torre che sovrasta la città[citazione necessaria]. 
Kuopio fu fondata nel 1653 dal governatore Per Brahe, ma la data di nascita ufficiale è il 17 novembre 1775, quando re Gustavo III di Svezia dispose l'istituzione della città.



Venerdì 17

Secondo giorno di Finlandia. Secondo giorno di alberi e laghi. Il paesaggio non varierà di molto da quanto già visto, ma quando avremo l’occasione di assaporarlo ancora? La strada procede placida fino a Turku, porto industriale dove ci aspetta il traghetto in notturna per Stoccolma. 
Il traghetto Stoccolma Turku (e viceversa) transita nel mar Baltico attraverso l’arcipelago delle isole Aland, che è una riserva naturale. L’esperienza ha del favoloso per il fatto che ci troveremo a navigare… in mezzo agli alberi. Ogni isoletta una casetta, con una flevole luce all’interno e una barchetta da pescatore sul piccolo pontile. Un senso di pace indescrivibile. Un paradiso da non perdere! Anche l’arrivo a Stoccolma sarà da ricordare: un lunghissimo tragitto nel "fiordo" che arriva alla città costruita sull’acqua (Stoccolma è infatti costruita su delle isole che giacciono fra un lago ed il mare…) 
Turku (Åbo in svedese, Aboa in latino) è una città finlandese di 175.398 abitanti, situata nella regione del Varsinais-Suomi. 
Turku è posizionata nell'area sud-occidentale del paese alla foce del fiume Aurajoki e, sia per la sua storia, sia per la sua posizione geografica, oltre il 5% della popolazione parla svedese. Riguardo l'anno esatto della fondazione non c'è certezza, ma tradizionalmente la si fa risalire al 1229. 
Turku ha una popolazione di circa 175.000 abitanti, ed è la quinta maggiore città della Finlandia. Se si guarda all'area metropolitana, la regione di Turku raggiunge i 290.000 abitanti, rappresentando la terza maggiore area urbana del paese dopo l'area di Helsinki, e quella di Tampere. 
I primi insediamenti umani nella zona risalgono alla preistoria. Benché la prima citazione della città risalga al 1154 gli storici fanno risalire la fondazione al 1229 quando a Koroinen, nei pressi dell'attuale centrocittà, venne fondato creato un insediamento cattolico e la città venne nominata sede vescovile, nella stessa epoca iniziarono i lavori per la costruzione del castello e della chiesa che fu consacrata nel 1300. 
Per un lungo periodo Turku fu la capitale politica e il primario centro culturale del paese. Nel 1640 fu fondata l'università. Fino al 1812 Turku fu la capitale della Finlandia, parte del regno di Svezia. Quando questo territorio fu conquistato dalla Russia, i russi spostarono la capitale a Helsinki dove è rimasta fino ad oggi. 
Nel 1827 la città venne devastata da un incendio, la ricostruzione iniziò l'anno successivo ad opera dell'architetto Carl Ludwig Engel. Lo spostamento dell'università a Helsinki pose fine al periodo di splendore della città. Nel 1918 vi fu fondata l'università in lingua svedese, la Åbo Akademi e due anni dopo fu fondata l'università in lingua finlandese. 
Oggi Turku è sede dell'Arcivescovado della Finlandia. La cattedrale, risalente al XIV secolo è uno dei tre edifici in muratura della città risalente a quei tempi ancora esistenti. Il Castello di Turku, fondato nel XIII secolo, costruito su insola a guardia della foce del fiume, è stato, nel corso dei secoli, assimilato alla terraferma. 
Turku fu la sede dell'Accademia di Turku (in svedese Åbo Kungliga Akademi - Academia Aboensis) dal 1640 al 1827 quando, in seguito ad incendio disastroso che distrusse la maggior parte dell'Università, fu trasferita nella nuova capitale, Helsinki. Oggi la città conta quattro istituti universitari. È da segnalare che il Politecnico di Turku è il maggior politecnico della Finlandia e la Turku school of Economics è il secondo istituto di scienze economiche più prestigioso del paese 
Il centro della città si sviluppa lungo le rive del fiume Aurajoki a breve distanza dal porto.

  • Il castello: situato nei pressi del terminal dei traghetti è uno degli edifici storici più importanti del paese. Ha subìto ampliamenti successivi. All'interno del castello si trova il museo storico che ripercorre le vicende dell'edificio e della città, posizionandola nel contesto evolutivo degli usi, delle tradizioni e dei costumi del Paese nel corso dei secoli.
  • La cattedrale
  • La chiesa ortodossa
  • Il caratteristico kauppahalli, mercato coperto molto caratteristico e diffuso in gran parte delle città finlandesi.
  • Le navi museo
  • I musei Aboa Vetus e Ars Nova, entrambi ospitati nello stesso edificio; l'Ars Nova è un museo di arte contemporanea mentre l'Aboa Vetus è il mueso archeologico che ricomprende lo scavo di un insediamento risalente al XIV secolo.
  • Il Casa Qwensel che ospita il museo della farmacia
  • Il museo di Sibelius
  • Il museo d'arte di Wäinö Aaltonen
  • L'osservatorio
  • L'isola di Ruissalo, situata appena fuori l'area urbana e facente parte dell'arcipelago di Turku, area scarsamente abitata e paesaggisticamente incantevole.

Le Isole Åland (in svedese Landskapet Åland, in finlandese Ahvenanmaa, lett. "terra del pesce persico", in latino Alandia), sono un arcipelago della Finlandia composta da più di 6.500 tra isole e scogli all'ingresso del Golfo di Botnia, a circa 40 km dalla costa svedese e 25 km da quella finlandese. Esse costituiscono una provincia finlandese, autonoma, demilitarizzata e di lingua svedese. 
Lo status della lingua svedese, l'estensiva autonomia e le competenze dell'assemblea legislativa delle Åland, sono garantite da uno specifico atto sull'autonomia delle Åland (l'ultima revisione è del 1991) emanato dal parlamento finlandese, e basato su trattati internazionali che danno alle Åland anche uno stato di neutralità e demilitarizzazione, ovvero nessuna base o forza militare può essere dislocata sulle isole. Lo status speciale delle Isole Åland si fonda su una decisione presa dalla Società delle Nazioni nel 1921, ed è, in un contesto differente, riaffermato nel trattato di adesione della Finlandia all'Unione Europea. 
Le Isole Åland appartenevano alle province che la Svezia dovette cedere alla Russia con il Trattato di Fredrikshamn nel settembre 1809, e vennero a far parte del semi-autonomo Granducato di Finlandia. Quando le isole furono cedute alla Russia, gli svedesi non furono in grado di assicurarsi una misura che facesse in modo che le isole non venissero fortificate. La questione era comunque vitale, non solo per la Svezia ma anche per la Gran Bretagna, i cui commerci nel Mar Baltico erano minacciati, perché le isole furono demilitarizzate a seguito della Guerra di Crimea. Durante la Guerra civile finlandese del 1918, le truppe svedesi intervennero come forza di pace tra le truppe russe, fino ad allora stazionate sulle isole, e le truppe rosse e bianche che arrivavano sui ghiacci dalla Finlandia. Nel giro di settimane gli svedesi vennero sostituite da truppe d'occupazione tedesche giunte su richiesta del "governo bianco" della Finlandia indipendente. Dal 1917 i residenti miravano alla restituzione delle isole alla madre patria svedese. Una petizione per la secessione dalla Finlandia venne firmata dal 96,2% degli adulti nativi delle Åland (coloro che lavoravano o vivevano all'estero erano esclusi, anche se alcune serie domande sorsero successivamente su questi dati straordinariamente alti). Questi sentimenti crebbero forti, in particolar modo davanti alle tendenze anti-svedesi della Finlandia, al nazionalismo finlandese alimentato dalla lotta per il mantenimento dell'autonomia e alla resistenza finlandese alla russificazione. Inoltre il conflitto tra la privilegiata minoranza svedese in Finlandia e la maggioranza finlandese, che dagli anni 1840 era preminente nella vita politica finlandese, contribuirono alle paure della popolazione delle Åland circa il loro futuro in Finlandia. Comunque, poiché la Finlandia non era intenzionata a cedere le isole, ad esse venne offerto uno statuto autonomo invece della riannessione. Nonostante ciò, i residenti non approvarono l'offerta, e la disputa sulle isole venne sottomessa alla Lega delle Nazioni. Quest'ultima decise che la Finlandia poteva mantenere la sovranità sulla provincia, ma le Isole Åland sarebbero state un territorio autonomo. Quindi la Finlandia fu obbligata ad assicurare ai residenti delle Åland il diritto di mantenere la loro lingua, così come la loro cultura e tradizioni locali. Allo stesso tempo, venne concluso un trattato internazionale sullo stato neutrale delle Åland, in base al quale fu vietato posizionare basi o forze militari sulle isole. Nel corso del XX secolo, la sovranità finlandese è stata percepita come benevola, e addirittura benefica, da un numero sempre maggiore di isolani. Assieme al disappunto sull'insufficiente supporto svedese nella Lega delle Nazioni, circa il mancato rispetto dello stato demilitarizzato delle Åland negli anni '30, e in certa misura al sentimento di destino comune con la Finlandia durante e dopo la seconda guerra mondiale, questo ha prodotto una diversa percezione delle relazioni tra Isole Åland e Finlandia: da "provincia svedese in possesso finlandese" a "parte autonoma della Finlandia". Congiuntamente con l'ammissione finlandese nell'Unione Europea, un protocollo sulle Isole Åland prevede che: le misure del Trattato della comunità europea non possono forzare un cambiamento delle esistenti restrizioni per gli stranieri (ovvero persone che non godono della "cittadinanza regionale" (hembygdsrätt) nelle Åland) sulla possibilità di acquistare immobili. 
Nel 1634 le Åland vennero rese parte della Contea di Åbo e Björneborg come parte delle grandi riforme amministrative iniziate dal conte Axel Oxenstierna. Nel 1918, seguendo le dominanti opinioni separatiste, connesse all'indipendenza e alla Guerra civile finlandese, vennero separate e formarono una propria entità amministrativa. La risoluzione della Lega delle Nazioni del 1921 lasciò le Åland sotto sovranità finlandese, ma con un alto grado di autonomia e alcuni diritti esclusivi per i nazionali delle Åland. Le Åland hanno la loro bandiera nazionale, emettono valori postali, hanno una loro forza di polizia, e sono un membro del Consiglio Nordico. Le isole sono demilitarizzate e la popolazione maschile è esentata dalla leva. Il parlamentarismo è in vigore dal 1988. I liberali e gli agrari sono le maggiori forze politiche, generalmente in competizione, ma attualmente (2002) coalizzate. L'autonomia delle Åland precedette la creazione delle regioni finlandesi, ma il governo autonomo delle Åland gestisce le stesse materie dei consigli regionali. 
L'Ufficio provinciale di Stato delle Åland ha funzioni in qualche modo differenti dalle altre province finlandesi, a causa dell'autonomia. Generalmente un Ufficio provinciale di Stato è una autorità regionale congiunta di sette differenti ministeri del governo finlandese. Nelle Åland l'Ufficio provinciale di Stato rappresenta anche un insieme di altre autorità del governo centrale, che nella Finlandia continentale hanno burocrazie separate. D'altro canto compiti che in Finlandia sono gestiti dagli uffici provinciali, sono trasferiti al governo autonomo delle Åland. 
Le Isole Åland occupano una posizione di grande interesse strategico, controllano infatti uno degli ingressi al porto di Stoccolma e gli approcci al Golfo di Botnia, inoltre sono situate in prossimità del Golfo di Finlandia. Il gruppo consiste di quasi trecento isole abitabili, delle quali circa ottanta sono abitate, il resto sono scogli desolati. Queste isole formano un prolungamento dell' Åbo skärgård (in finlandese, Turunmaan saaristo), l'arcipelago adiacente alla costa sud-est della Finlandia. La superficie delle isole è generalmente sabbiosa, il terreno sottile e il clima mite. Ci sono diversi approdi eccellenti, particolarmente quello di Ytternäs. La massa delle isole occupa una superficie totale di 1.512 km². L'isola più grande è Fasta Åland, dove vive il 90% della popolazione, e sulla quale si trova la capitale, Mariehamn. Quest'isola conta per il 70% dell'area della provincia e si estende per 50 km da nord a sud e per 45 km da est a ovest. Långnäs è un porto sulla costa orientale dell'isola principale delle Åland.



Sabato 18

L’arrivo a Stoccolma sarà di prima mattina. Posizionate moto e bagagli in hotel avremo tutto il giorno per assaporare la bellissima città con una guida eccezionale: mio zio! Abitando a Stoccolma da oltre 40 anni, ci porterà in un itinerario "commentato" come nessuna guida turistica sarebbe in grado di fare. 
Stoccolma (svedese: Stockholm [stɔkːɔlm]) è la capitale della Svezia. È quindi la sede di Governo e Parlamento, oltre che luogo di residenza del capo dello stato, il re Carlo Gustavo XVI. 
Con una popolazione di 776.000 abitanti, è la città piu popolosa sia della Svezia che della Scandinavia, considerando l'area metropolitana (1,7 milioni di ab.) il titolo spetta però a Copenaghen. 
Amministrativamente è divisa in undici municipalità. Il centro e la gran parte dei sobborghi ad esso più vicini sono compresi nella Municipalità di Stoccolma (750.000 abitanti). 
La città è situata su quattordici isole e sulla riva dell'arcipelago dove il lago Mälaren sfocia nel Mar Baltico. Il centro della città è situato virtualmente nell'acqua. Proprio per queste sue caratteristiche, la città è stata soprannominata la "Venezia del Nord". Le sue coordinate sono: 59°21'N, 18°4'E. 
Il clima di Stoccolma è estremamente vario da stagione a stagione a causa della sua latitudine molto settentrionale. Nel solstizio d'inverno il dì dura ca. 6 ore mentre durante il solstizio d'estate può durare anche 18 ore. Gli inverni quindi sono molto rigidi, bui e nevosi mentre le estati miti e piovose. La temperatura più bassa registrata fu -32°C mentre la più alta 36°. 
La prima menzione di Stoccolma nei documenti risale al 1252 quando era un luogo importante nel commercio del ferro proveniente dalle miniere di Bergslagen. Si dice che la città sia stata fondata da Birger Jarl per proteggere la Svezia dalle invasioni via mare e per fermare il saccheggio delle città, come per esempio Sigtuna sul lago Mälaren. La città si limitava allora alla piccola isola di Gamla Stan (Vecchia Città). La prima costruzione realizzata a Stoccolma fu una fortificazione per poter controllare il traffico tra il Mar Baltico e ed il Mälaren. 
Nel 1419 Stoccolma diventa la capitale della Svezia. Vi si svolgeranno numerose battaglie, fra cui la battaglia di Brunkeberg vinta da Sten Sture il vecchio contro i danesi nel 1471. Nel 1520 avrà luogo un bagno di sangue ordinato da Cristian II di Danimarca. Con l'entrata nel 1521 di Gustav Vasa a Stoccolma inizia una nuova era per la Svezia. Nel 1719 per poco la città non è invasa dalle armate russe. 
Stoccolma è una città con un'intensa vita culturale che ospita inoltre la maggior parte delle istituzioni culturali nazionali come teatri, opera e musei. Ci sono due siti appartenenti all'Elenco del Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO: il Castello di Drottningholm e il cimitero sud chiamato Skogskyrkogården. Nel 1998, Stoccolma è stata Città Europea della Cultura. Il Kungliga Dramatiska Teatern è tra i teatri fondatori dell'Unione dei Teatri d'Europa. Ogni anno i Premi Nobel per letteratura, fisica, chimica e medicina vengono consegnati nel corso di una cerimonia formale che si tiene il 10 dicembre, l'anniversario della morte (1896) di Alfred Nobel.

  • Hamngatan è una delle principali arterie della cosiddetta "City" di Stoccolma. Essa parte infatti dalla grande piazza Sergels Torg e termina in Nybroplan. Sulla strada si affaccia il grande magazzino NK.
  • Nybroplan è una piazza nel centro di Stoccolma. È situata nel prestigioso quartiere di Östermalm, e in essa confluiscono molte vie principali (Birger Jarlsgatan, Strandvägen, Hamngatan and Nybrogatan). Nella piazza è situato il Dramaten, il teatro drammatico, e il Berzelii Park, famoso per ospitare i lussuoso ristorante Berns. È vicina alla stazione della metropolitana denominata Kungsträdgården.

     

Domenica 19

Si parte da Stoccolma procedendo sulla veloce ma noiosa superstrada. Questo ci permetterà di raggiungere Copenaghen già nel primo pomeriggio. Lungo la strada, sosta per pranzo a Vadstena (antica capitale della Svezia) e sosta a Granna (paese dove sono state inventate le caramelle!). 
Abbandoneremo la Svezia percorrendo lo strabiliante ponte che unisce Malmo a Copenaghen: opera dell’ingegno umano e della tecnologia italiana, davvero spettacolare! 
Arrivo in centro a Copenaghen la sera. Primo approccio al centro storico della capitale Danese.



Lunedì 20

Spenderemo tutta la giornata nella visita della città. Per oggi niente moto, ma non vi dispiacerà per nulla… 
Copenaghen (Copenhagen in inglese, København in danese) è la capitale della Danimarca. Il nome della citta in danese è una corruzione di Købmandshavn, che significa Porto dei Mercanti. 
Copenhagen è situata sulla costa orientale dell'isola di Zelanda (Sjælland) e in parte sull'isola Amager, di fronte allo stretto di Øresund, sul lato opposto del quale si trovano le città svedesi di Malmö e Landskrona. 
1,2 milioni di persone vivono nell'area metropolitana di Copenhagen; di queste, 500.000 vivono nel comune di Copenhagen, 90.000 nel comune di Frederiksberg, altre 500.000 nella Contea di Copenaghen, e le restanti in comuni vicini. La regione di Øresund, che consiste della Zelanda orientale e della Scania occidentale (in Svezia), ha una popolazione di 2,8 milioni di persone. 
La suddivisione dei quartieri, a partire dal centro, comprende:

  • il quartiere centro (K), dove si trovano tra gli altri il parlamento danese, il palazzo di Amalienborg, la sede centrale dell'Università, il municipio (Rådhuset; lett. casa del consiglio), il pittoresco quartiere di Nyhavn.
  • Vesterbro (V), letteralmente il quartiere Ovest, in realtà in direzione sud-ovest rispetto al centro. Questo è un quartiere che ha subito profondo rinnovamento edilizio e sociale negli ultimi vent'anni, diventando il quartiere di elezione degli studenti universitari, che hanno via via sostituito le famiglie di operai.
  • Nørrebro (N), ovvero il quartiere Nord, in realtà orientato a nord-ovest. Questo è il quartiere più multietnico di Copenaghen, tanto che la sua via principale (Nørrebrogade, che a partire dal centro taglia in due il quartiere) è nota anche come Shawarma belt, ovvero Cintura della Shawarma.
  • Østerbro (Ø), che a dispetto del nome (Ponte est) è in realtà fontamentalmente al nord del centro, è il quartiere più tranquillo e borghese.
  • Infine Christianshavnchiude la cintura intorno al centro e sta a sud. Un tempo roccaforte della marina militare, negli anni '70 si è trasformato nell'area di elezione degli hippie. Il quartiere ospita tra l'altro il villaggio di Christiania; un'area ex-militare occupata all'inizio degli anni '70 e tuttora vero e proprio laboratorio sociale. 

La municipalità indipendente di Frederiksberg è incastonata tra Vesterbro e Nørrebro e ha anch'essa connotazione borghese. 
Copenhagen viene costantemente classificata come una delle migliori città del mondo come qualità della vita in diversi sondaggi internazionali, nonostante l'alto costo della vita. 
Strøget, una lunga via pedonale commerciale nel centro di Copenaghen, è la più lunga del suo tipo in tutto il mondo. 
Se la Danimarca è il regno della ragione, come dice il detto, allora Copenhagen è la metropoli dell'educazione e della civiltà. I suoi abitanti le praticano entrambe, sia tra di loro che con i visitatori stranieri. Spesso aggiungendoci un pizzico di vivacità,anche se si incontra gente che urina fuori dai locali notturni dopo la mezzanotte. 
Copenhagen offre una grande varietà di buoni ristoranti e modeste trattorie, tutte deliziose testimoni della passione danese per la buona cucina. L'intera città infatti è il paradiso dei gourmet, con centinaia di piccoli negozi che vendono di tutto, dai gelati fino alla pasticceria sopraffina. Vi si trovano anche trattorie e pizzerie italiane. 
Copenaghen fu un villaggio di pescatori fino alla metà del XII secolo, quando crebbe in importanza dopo essere divenuta possesso del vescovo Absalon, che la fortificò nel 1167. L'eccellente porto incoraggiò la crescita di Copenaghen fino a che divenne un importante centro di commercio (da cui il suo nome). Venne ripetutamente attaccata dalla Lega Anseatica. Nel 1658-59 fu sottoposta a un duro assedio da parte degli svedesi guidati da Carlo X. Nel 1801 una flotta britannica guidata da Horatio Nelson vi combatté una grande battaglia, la battaglia di Copenaghen, contro la marina danese. Quando i vascelli della marina britannica bombardarono Copenaghen nel 1807, per impedire che la Danimarca arrendesse la sua flotta a Napoleone, la città subì gravi danni e centinaia furono le vittime. Durante la seconda guerra mondiale, Copenaghen fu occupata dalle truppe tedesche, così come il resto della nazione, dall'aprile 1940 fino al maggio 1945. Dal dopoguerra la crescita della città è proseguita notevolmente. 
Dall'estate del 2000, le città di Copenaghen e Malmö sono collegate da un ponte a pagamento il Ponte di Øresund, che permette ai passeggeri su strada o ferrovia di attraversare lo stretto. È stato inaugurato nel luglio 2001 dal re di Svezia e dalla regina Margrethe II di Danimarca. Come risultato, Copenaghen è diventata il centro di una vasta area metropolitana che si estende su tutte e due le nazioni. La costruzione del ponte ha portato un grande numero di cambiamenti nel sistema del trasporto pubblico e a un'estensiva ripianificazione di Amager, a sud della città. Comunque, il ponte non è stato utilizzato intensamente come si sperava, probabilmente a causa dell'elevato pedaggio, rallentando la pianificata integrazione della regione.



Martedì 21

Dovremo partire molto presto, abbiamo una lunga tappa da fare. Attraverso le isole di Vestsjaelland e Storstrom, percorrendo l’autostrada Danese (con limite a 110 km/h, una vera tortura!) arriveremo al traghetto di Rodby per rientrare in Germania a Puttgarden. Da qui ci infileremo in autostrada per una lunga tappa di rientro fino a raggiungere Rothemburg Ob der Tauber (oltre 850 km più a sud!), bellissima città murata di epoca medievale, dove soggiorneremo in una locanda in tema con la città. 
Arriveremo in serata e abbastanza stanchi, ma una visita a piedi per il piccolo centro storico è fortemente consigliata.



Mercoledì 22

Attraverso Germania. Piccola divagazione in Austria e Svizzera torneremo sui nostri passi fino a casa, con 8.500 km sulle spalle, ma, sono sicuro, con un ricordo indelebile di questa fantastica avventura!