Punto di incontro dell'Associazione FJR1300 Club Italia

L'FJR1300 Club Italia a Caponord! - Le emozioni



Le emozioni

Ho sempre considerato questo viaggio un qualcosa di speciale. Solo quest'anno, dopo la terza volta, l'ho percepito in modo consapevole. Questo è un viaggio che porta lontano non solo fisicamente:  è un viaggio nelle emozioni, è una riscoperta di una parte di se che troppo spesso si assopisce, succube della noia. Come già è successo anche a me in passato, infatti, ci si riscopre capaci di  stupirsi di fronte alla grandezza ed alla semplicità della natura. Ci si ritrova emozionati di fronte a vedute che nessuna fotografia potrà mai catturare. Si percepisce in modo nitido la realtà, sentendosi liberi e felici come bambini, senza nessuna necessità di dover imbrigliare la propria emotività.

Rileggendo il Diario trovo diverse note che possono essere d'aiuto per capire quello che sto cercando di spiegare.

Non abbiamo ancora messo piede fuori dall’Italia quando emerge subito fin dalla prima nota qualcosa di speciale: “Parto, sicuro che sto lasciando indietro qualcosa di molto importante, sicuro di andare incontro a qualcosa di molto importante...”   

La Germania regala le prime occasioni di estraniarsi dalla realtà: Ogni tanto mi sveglio da una trance vigile, in cui non sto guardando, non sto guidando, no sto ascoltando musica. In quel momento è come se scattassi una fotografia di un istante di vita, per poi tornare ad assopirmi... 

Sono i paesaggi, tuttavia, a farla da padrona, trasmettendo sensazioni di serenità che ritrovo in più pagine del mio Diario: sulla strada per lo Jostedalsbreen annoto “il ghiacciaio scende in mille cascate dirompenti a formare un lago placido, sulle cui rive sorgono pacifici campeggi. Che pace, che tranquillità!” . Passano pochi giorni per ritrovare sensazioni analoghe: “La pace di questo campeggio in riva al fiordo è in linea con quella dei tanti posti in cui ci siamo fermati fino ad ora, tanto che mi chiedo se la pace sia più dentro di me che non intorno. Non so, non riesco a valutarlo bene.”  In effetti l’aurea trasmessa da questi luoghi incantati è talmente forte da penetrare fino in fondo al cuore in pochi giorni. E proprio a proposito di luoghi incantati mi ritrovo a riflettere durante una passeggiata nei boschi di Kuopio: “Sto passeggiando sulle piste da fondo sperse nei boschi che lambiscono il lago di Kuopio, nell'aria odore di muschio e il solo rumore dei miei passi. Sembra un mondo sperduto e mi vengono in mente "il leone, la strega e l'armadio" oppure "un ponte per Terabithia"...”

Anche il sole è stato un elemento importantissimo per questo viaggio dell’anima. All’uscita del porto di Turku mi annoto: “ore 20.50, eccomi finalmente sulla coperta della nave, ad osservare il tramonto che sembra infuocare i boschi in mezzo a cui stiamo ancora navigando. Nel cielo alcune nuvole vagano come pecorelle smarrite, disperse dal gregge che ormai ci siamo lasciati alle spalle”, mentre  sul traghetto che ci allontana dalle Lofoten mi segno “Giornata senza una nuvola. Qui il tempo sembra scandito dal vociare dei gabbiani e dal vento. In questo posto si respira serenità. Arrivederci Lofoten! Mai vi avevo visto così belle, messe a festa per il nostro arrivo. Una parte del mio cuore lo lascio qui...”

Ma l’emozione più forte è regalata dal luogo più lontano “...Gli ultimi 20 km ci separano dal punto che molto significa per pochi e poco significa per molti... Per me è sempre un'emozione, come ritrovarsi, riscoprirsi, rinnamorarsi, come tornare a casa, tirare il fiato dopo una lunga apnea.”. Qui le sorprese non mancano, e la fortuna ci ha regalato un’esperienza che sa di unico nella vita: “Lungo la strada via via che si sale la nebbia si dirada lasciando intravedere il cielo azzurro, per poi ripiombare nel grigio freddo. Ad un trattocome d'incanto la nebbia si è sciolta liberando il cielo sopra una coltre di nuvole che corrono al ritmo del vento teso. C'è il sole che pensa a scaldare il cuore e ricordarmi che la vita tiene in serbo sorprese meravigliose. Sono sul tetto d'Europa e sento il bisogno di scrivere ai miei amici che gli voglio bene!”

Ed è questo senso d’amore e serenità che mi è rimasto dentro e che dovrò difendere dal logorio della vita di tutti i giorni…