Punto di incontro dell'Associazione FJR1300 Club Italia

L'FJR1300 Club Italia in Russia!



02/08/08 Milano-Brno

L'avventura di questo viaggio inizia Sabato all'alba. Dovremo raggiungere il resto del gruppo a Oswiecim (Auschwitz) Domenica in serata. Ci aspetta una prima tappa impegnativa di oltre 1000 km. Un tappone di trasferimento percorso prevalentemente in autostrada fra Italia ed Austria, attraverso il Brennero, in mezzo ad un traffico discreto ma non insostenibile nonostante e lunghe colonne di auto. Il meteo se non altro ci assiste.

Il cielo sembra aprirsi davanti a noi e nonostante le strade mostrino segni di recenti temporali non prendiamo acqua, almeno fino a Vienna. Arriviamo a Salisburgo per pranzo. Qui deve aver smesso di piovere da poco: nonostante il sole le strade sono bagnate e i turisti si sono riversati x strada con grande confusione. Facciamo due passi e mangiamo qualcosa prima di ripartire alla volta di Brno, dove arriviamo in serata. L'hotel è vicino al centro ma le forze sono al limite e non ci si sposta oltre il primo ristorante a portata di mano.

    


03/08/08 Brno-Oswiecim

I km previsti non sono molti, così approfittiamo della calda mattinata di sole per una visita a centro di questa bella cittadina Ceca. Lo stile mitteleuropeo la rende molto simile a tante altre cittadine Austriache o Tedesche, eppure l'ampio viale e la piazza centrale la caratterizzano, insieme alla chiesa che domina la sommità della collinetta su cui è costruito il centro storico. Riprendiamo la strada in tarda mattinata per giungere a Oswiecim nel tardo pomeriggio, attraverso strade statali poco trafficate. Qui ci aspetta un albergo delizioso e tutto il resto della compagnia, raccolta nel terrazzino ricavato all'ombra di un maestoso albero, proprio di fronte all’ingresso dell’Hotel. Una cena in compagnia sancisce il vero e proprio inizio della vacanza per i 9 equipaggi destinati a condividere i prossimi 6000 km nell'est dell'Europa.

   

 


04/08/08 Oswiecim-Giziko

Sul diario di viaggio annoto: "Polonia. Sulla statale x Varsavia la strada sembra un lungo binario scavato dalle ruote dei camion in mezzo ad una pianura desolata. Sole e vento ci accompagnano Abbiamo passato boschi che hanno del fiabesco e sfiorato laghi che sembrano volersi nascondere; enormi nidi di cicogne e fattorie. Polonia, terra d'altri tempi!". In effetti il tappone di oggi ci porta ad attraversare da sud a nord buona parte di questa nazione. L'idea è quella di fermarci a pranzo in centro a Varsavia, dove in effetti arriviamo in orario. Un errore cartografico nei punti di interesse segati sul GPS, tuttavia, ci fa perdere tempo e mancare la meta. Impossibile pensare di rimettersi a cercare il centro città, così decidiamo di mangiare qualcosa presso un distributore nella periferia nord e rimetterci in marcia. Nel pomeriggio ci coglie (preparati) un violentissimo temporale, che lasciamo sfogare al riparo di alcuni ombrelloni di un bar lungo la strada. Una volta ripartiti troveremo alberi divelti e rami a terra in quantità: la sosta è risultata provvidenziale... Arriveremo a Giziko in serata, dopo aver percorso gli ultimi 100 km in un contesto fatato. L'hotel è centralissimo nel paese e nonostante la lunga cavalcata, due passi a piedi non ce li toglie nessuno, non fosse altro per sgranchirsi un po'.

   


05/08/08 Giziko-Riga

Partiamo di buon'ora. Sono le 8.00 quando siamo tutti pronti, colazionati e con i caschi in testa. Le partenze di prima mattina non mancheranno in questi giorni e la puntualità di tutti sarà sempre encomiabile. Partiamo sotto un cielo incerto, con temperature fresche, vento e nubi. Arrivati in Lituania la situazione tenderà a peggiorare fino alla pioggia che inizia a cadere durante la sosta di pranzo a Kaunas. Qui nella piazza principale è in corso un matrimonio e gli sposi, viste le moto, vengono, accompagnati da damigelle e testimoni, per farsi fotografare in sella. I gusti Lituani sono allineati a quelli del resto dell’Est: tutti preferiranno la moto in color “oro” (Desert) di Paolo: Creuza_de-_Ma. Dopo 260 km di pioggia sui 490 di oggi, arriviamo con un mezzo sole che ci fa sperare e che ci permette di fare una fotografia schierati in pompa magna sotto la scritta "Riga" posta all'ingresso del territorio comunale. I navigatori ci conducono sicuri all’Hotel in mezzo ad un traffico da ora di punta ed abbiamo tempo di prendere un taxi per passare la serata in centro, gustandoci per la prima volta le bellezze di Riga.

     


06/08/08 Riga

La giornata di oggi è destinata alla scoperta di questa città, vera porta dell'Est Europa. Sono ancora le poche annotazioni che si sono salvate del mio diario (il file originario è andato perso a Mosca) a rendere l'idea di questa città: "Riga. Cerco le parole ma non le trovo. Descrivere questa città è come voler imbrigliare un cavallo al galoppo...". In effetti la città è effervescente, frizzante, piena di vita, colori, negozi e delle donne più belle viste in tutto il viaggio. Davvero un sogno per gli uomini di questa spedizione che pure avranno di che lustrarsi gli occhi per diversi giorni. Daniele conierà il tormentone dell'estate, con il suo "kit di assunzione" per le tante ragazze che passeranno la severa selezione estetica... Perdersi nel centro di questa città risulta impossibile, nonostante la guida di Roberto. Roberto è un simpaticissimo amico di Simona (Mrs. Savoia) che ha trovato a Riga l’amore (beato lui) e che si presta ad accompagnarci in giro per la città. Si rivelerà un attento e profondo conoscitore di tutti i locali e delle usanze delle locali… ma in quanto a cicerone…!!!

   


07/08/08 Riga-Tallinn

Partiamo ancora una volta di prima mattina. Il cielo è splendidamente azzurro e l’aria frizzantina. Ci aspetta la via Baltica, un rettilinea perfettamente asfaltato che unisce Riga a Tallin, lambendo a tratti la costa. Via via che procediamo il cielo si annuvola senza mai minacciare realmente pioggia, tuttavia ancora una volta ci troviamo a passare su strade bagnate da un temporale che ci deve aver preceduto mica di molto. Alle 15 annoto: “Siamo giunti a Tallin! Con le sue torri medioevali e i vicoli acciottolati sembra di aver fatto un salto nel passato, che meraviglia!”. Buttiamo le valigie in camera e ci fiondiamo in centro. Nonostante il cielo sia scuro (pioverà anche qualche goccia) la città ha anche il suo fascino, se pur rovinato da un turismo dirompente. Ancora dalle poche note che si sono salvate del mio Diario originale: “Tallin. Questa città meriterebbe più dignità che non i negozi per turisti stracolmi di cianfrusaglie... I suoi vicoli raccontano molto più con il loro silenzio”.

   

   

 


08/08/08 Tallinn-Sanpietroburgo

Partiamo sotto la pioggia, che ci accompagnerà fino quasi al confine della Russia. L’aria è decisamente fredda e il clima non invoglia di certo una gita in moto. La fortuna ci assiste ancora una volta ed arrivati al confine la pioggia è cessata da poco. Inizia l’attesa e la successiva trafila burocratica che ci vedrà uscire dalla frontiera dopo oltre tre ore e mezza! Potenza della burocrazia… In Russia ci fermano subito per un controllo dell’assicurazione appena fatta in frontiera, dopodiché siamo finalmente liberi di “correre” su un tappeto di buche a dir poco allucinante. Arriviamo in città nel tardo pomeriggio. Il traffico è stranamente scarso e il navigatore di Gian (l’unico con le mappe della Russia!) ci porta abbastanza celermente alla meta. L’Hotel è un pelo fuori dal centro, ma molto bello e soprattutto dotato di un parcheggio custodito a vista per le moto. Il grosso del gruppo riesce giusto ad uscire dall’hotel per cercare un ristorante mentre solo due, impavidi, si spingeranno fino in centro città!

   

 


09/08/08 Sanpietroburgo

Usciamo a piedi dall’Hotel per giungere in centro con un Tram. Il cielo è grigio e l’aria fresca ed umida. In giro non c’è ancora nessuno quando percorriamo Nievsky Prospect verso il fiume. Quasi nessuno. Veniamo infatti presi di mira da una banda di scippatori che facendo finta di vendere cartoline riescono a mettere le mani sul portafoglio di Paolo e rubargli tutti i contanti (restituendo fortunatamente carte e documenti). Dopo questa rapida incursione, come non bastasse, inizia a piovere. Ci rifugiano all’interno della Chieda del Salvatore sul Sangue Versato, completamente rivestita di mosaici e quando usciamo il peggio sembra essere passato. Cammineremo tutto il giorno, per un totale di chilometri che è meglio non calcolare. Nel pomeriggio, sul battello, saranno più quelli che dormiranno che non quelli che si godono il paesaggio! Decidiamo di mangiare in centro, in una taverna molto carina. Il mezzo sole del pomeriggio lascia spazio alla luna ed è ora di rientrare. Del diario originale ho solo questo testo salvtosi in quanto inviato agli amici via SMS: “S.Pietroburgo. La città sull'acqua ha un fascino misterioso dato dalla maestosità decadente. Mi lascio cullare dalle onde della Neva mentre il pensiero corre libero”.

   

 

   

 


10/08/08 Sanpietroburgo-Novgorod

L’Uscita da S.Pietroburgo è abbastanza tormentata. Le mappe imprecise e il Tomtom che a volte impazzisce ci fanno perdere un po’ di tempo, ma alla fine ce la facciamo e finalmente ci instradiamo sulla statalona, direzione Mosca ma con meta Novgorod, a soli 180 km. La strada è costellata di poliziotti con autovelox, oltre che di buche. Le seconde le prenderemo tutti, mentre sarà Charly a fare conoscenza ravvicinata con uno dei poliziotti che dopo avergli fatto vedere la velocità a cui andava (circa 117 km/h contro i 100 prescritti) gli chiede 1500 rubli, abilmente patteggiati (ed intascati dal solerete poliziotto) a 1000. “Novgorod è inaspettata. Un Cremlino che cela un parco disseminato di chiese. Dalla panchina guardo la gente passeggiare, silenziosa. Turismo locale. Che perla!” Passeggiamo per tutto il pomeriggio immersi in una giornata perfetta ed in totale relax. Dopo la scarpinata a Sanpietroburgo questa giornata di riposo è assolutamente benvenuta e ce la godiamo fino in fondo! Le moto restano stipate in un garage, incastrate a mo’ di Tetris… mica per niente il gioco l’hanno inventato loro!

     

     

     

 


11/08/08 Novgorod-Mosca

Partiamo da Novgorod con un bel sole. L'aria è fresca, ma presto si riscalderà a sufficienza. Lo stradone per Mosca è uno statalone a tre corsie, quella in mezzo ad uso alternato. L'asfalto è in condizioni più che discrete, mentre il traffico è causato prevalentemente dai numerosissimi Camion. Si viaggia ad una andatura di 90-110 km/h in mezzo a boschi e campi. Ogni tanto si attraversano dei minuscoli paesi, tutte le case in legno lungo la strada, tutte uguali, alcune fatiscenti (ma abitate), altre chiuse, altre ancora bruciate e solo poche ben curate. Per strada tantissime donne sedute a lato con cassette di patate, frutta, thè caldo e quanto poco possono offrire ai viandanti in cambio di qualche rublo. Impressionante vedere i vecchi posti di blocco fra le diverse province, ora utilizzati come postazioni di controllo del traffico da parte della polizia, tantissimi peraltro. Oggi però riusciamo a schivare le multe viaggiando più compatti. Arriviamo nel traffico e nello smog di Mosca alle 18 circa. Il navigatore ci guida sicuri all'Hotel, dove arriviamo sudati ma felici: siamo a Mosca! Dopo una doccia (il caldo si inizia a far sentire) prendiamo il metro per il centro. Ci sono circa 25 minuti per arrivarci ma la grossa difficoltà e solo quella di riuscire a capire dove ci si trova e dove si vuole andare, visto che le scritte sono tutte esclusivamente in cirillico… La piazza rossa di sera è qualcosa da vedere. L’emozione, vi assicuro è tanta. Semplicemente indescrivibile…

   

   

 


12/08/08 Mosca

Mosca. “Dobbiamo fare pochi chilometri, il centro è tutto lì” Ecco le ultime parole famose recitate da qualcuno la mattina... siamo rientrati alle 23 e 30 dopo oltre 14 ore in giro per la città. Partiti dal Cremlino, approfittando della poca gente in coda siamo tornati poi alla piazza rossa. Quindi S. Basilio e i magazzini Gum. Poi ancora l’Arbat e il rientro passando dal fiume e nuovamente in Piazza Rossa. Alle 16 siamo esausti: disteso all'ombra degli alberi a ridosso delle mura ripenso a quanto di bello ho visto: il Cremlino e la piazza rossa valgono da sole il viaggio...! Mosca è enorme e piena di gente, bellissima, ci ha davvero sopraffatti. Torniamo in hotel alla spicciolata, a seconda delle energie rimaste. In giro c'è tantissima polizia, sia il centro che il metrò sono presidiate... nonostante il buio ci si sente sicuri.

   

   

   

 


13/08/08 Mosca-Orel

Partiamo dall'hotel poco dopo le 8. La destinazione è la piazza rossa in moto, per una foto ricordo memorabile. Ci incamminiamo in mezzo ad un traffico incredibile, che si dirada a mano a mano che ci avviciniamo al centro. Lungo la strada ci supera un Pan-European. Il guidatore ci chiede se abbiamo bisogno d'aiuto e dove vogliamo andare. Parla pochissimo inglese ma ci intendiamo, così si mette alla guida e ci porta a destinazione in 5 minuti! Intercede quindi presso la polizia per farci passare, quindi, parcheggiate le moto, iniziano le foto di rito. Ivan (questo è il nome del ragazzo che ci ha fatto da guida) si improvvisa anche fotografo. Che bel ricordo! Ripartiamo alle 10 circa alla volta di Orel. Uscire da Mosca non è certo più semplice che entrarci, il traffico è caotico, ma riusciamo a non perderci. L'autostrada diventa presto una statalona a due corsie. I lavori di riasfaltatura sono a macchia di leopardo ma ci vogliono proprio, perché è pieno di rattoppi e buche. La valigia destra di Daniele e Romina ne risentirà, al punto che dovrà fissarla con una cinghia di sicurezza. Per pranzo ci fermiamo in un baretto sulla strada, dotato dei bagni-cloaca peggiori che abbia mai visto in vita mia. La giornata è splendida, ci sono oltre 30 gradi ed un sole grande così!! L'arrivo è verso le 17.30. Abbiamo marciato rapidi...

   

 


14/08/08 Orel-Kiev

Arriviamo in frontiera alle 12, dopo un centinaio di km su una strada da paura per le buche. In frontiera c'è una lunga coda. Attendiamo una mezz'ora sotto il sole, quindi Paolo & Paolo vanno in avanscoperta. A gesti s'intendono: 1500 Rubli per saltare fuori la coda. Facciamo colletta e via! La strada che facciamo è poca: la frontiera è la solita lentissima pratica burocratica. Mezz'ora a moto, non finisce più ma almeno siamo all'ombra. Non abbiamo pagato nulla qui dentro e stiamo "pagangone" lo scotto. Arriviamo finalmente alla frontiera Ucraina. Qui la coda è poca e sembrerebbe più rapida. Così è, ma ci blocca un doganiere che prende Carlo da parte. Per "rilasciarci" vogliono soldi. Collettiamo 1500 rubli e paghiamo. Che corruzione! Riprendiamo la strada verso Kiev accorgendoci presto che è in rifacimento. Dopo circa 30 km troviamo infatti un divieto di transito senza altre indicazioni. Nel mentre arrivano alcune macchine che fanno prontamente inversione: non ci resta che seguirle e ci troviamo presto su uno sterrato sabbioso in mezzo ai campi che ci mette a dura prova per 2,5 km. Arriviamo al paesello dall’altra parte del campo che siamo stremati e la strada, sempre piena di buche, ci sembra ora una manna. Ritroviamo la strada a valle dell'interruzione ma anche qui c'è un nuovo divieto, questa volta per lo meno accompagnato da un poliziotto, con i denti d'oro, che ci fa capire che la strada è impraticabile x le nostre moto e c'è da passare per strade secondarie con una deviazione di oltre 60 km. Dopo un passaggio che non finisce più fra casupole di legno e fattorie ritroviamo la strada principale che a questo punto è davvero eccezionale. Asfalto perfetto, ci mettiamo a 130/140 km/h. Abbiamo ancora oltre 250 km da fare... Arriveremo in hotel alle 21.15, in una Kiev illuminata e piena di vita, davvero splendida! L'hotel poi è assolutamente centralissimo e nonostante tutto riusciamo ad uscire per mangiare qualcosa in piazza…ok lo ammettiamo: siamo andati da Mac Donald!

   

   

   

 


15/08/08 Kiev

Ferragosto a Kiev! Dopo la giornata passata siamo tutti fiacchi, così decidiamo di prendercela calma. Ci muoviamo dall'hotel alle 10 passate, alla scoperta di Kiev. Seguiamo Franz nei suoi peregrinaggi verso i patrimoni mondiali dell'Unesco e così raggiungiamo la chiesa di S.Sofia. Da qui rientriamo verso il centro, indecisi sul da farsi visto il gran caldo. Incontriamo un prete Svedese che ha studiato a Roma e parla un italiano perfetto. 81 anni, il vecchietto è molto arzillo. Decide di accompagnarci per una visita, il suo passo però è troppo spedito ed in breve abbiamo perso buona parte del gruppo. Ci fa prendere un bus che però ci porta... da qualche parte in periferia. Cotti dal sole e assetati come spugne riprendiamo in mano la situazione con una sosta al Mac Donald. Torniamo in metrò in centro, non prima di un paio di soste su consiglio di Maxim, quindi riusciamo a sganciarci con la scusa di rientrare in hotel. Parte invece un lungo giro pomeridiano sulla strada dello shopping... La sera ci ritroviamo con il "prete spretato". Ci porta in un locale tipico (turistico) dove mangiamo bene ad un prezzo alto per il posto: 20 euro a testa. Il prete è nostro ospite e mangia in maniera incredibile, fa il giro di tutti gli avanzi nei piatti di tutti, preleva il pane e lo mette via insieme ai tovaglioli, infine... Lecca i piatti e ripulisce tutte le briciole. Rimaniamo letteralmente allibiti. Da quanto tempo non mangiava? Il servizio risulta lentissimo e usciamo abbastanza scocciati, oltre che allibiti, alle 23 e 30.

   

   

   

   

 


16/08/08 Kiev-Leopoli

Partiamo da Kiev. Anche oggi farà un caldo pazzesco. Percorriamo oltre 400 km di rettilineo in mezzo ai campi prima di fermarci a pranzo. Per strada ancora lavori e buche, ma almeno niente sterrato! Arriviamo a L'Vov lessati. In città ci aspetta il pavè in pietra più brutto che la storia ricordi. L'hotel in compenso ha la piscina e un bagno non ce lo toglie nessuno!

   

 


17/08/08 Leopoli-Budapest

Nonostante i 600 km arriviamo a Budapest a metà pomeriggio. Tornati in Europa (alla frontiera poche formalità) l'autostrada ci ha permesso di percorrere 300 km in solo poco più che due ore. Milly è stata punta da un insetto ed ha una mano gonfia come un panzerotto, quindi cerchiamo un ospedale. Dopo un po' di attesa e uno spostamento di reparti le prescrivono antibiotici. Passiamo la sera in centro, ma siamo troppo stanchi per fare un giro e rientriamo abbastanza presto.

 


18/08/08 Budapest

Tornare nella civiltà è stato un tornare ad un turismo di massa. Frotte di italiani, spagnoli, americani e chi più ne ha più ne metta... Eccoci al termine delle nostre scarpinate per le capitali dell'Est. Affrontiamo Budapest con un Tour in Bus denominato "Hop on, hop off" cioè sali e scendi dove e quando vuoi ripartendo da dove vuoi, come fosse un autobus di linea. Ci dotiamo inoltre di un biglietto giornaliero x i mezzi pubblici, che ci consente di avere piena mobilità. Sarà che dopo il cirillico sembra di conoscere qualsiasi lingua, ma girare per la città è molto semplice. Il gruppo resta unito fin verso metà mattina, poi fra salite e discese inizia a disgregarsi. La città è affollatissima ed abbiamo la fortuna di assistere anche alle evoluzioni di alcuni aerei per una manifestazione di acrobazie, in cui, passando sotto il ponte delle Catene, fanno slalom fra giganteschi birilli sul Danubio, cabrando davanti al palazzo del parlamento. Insomma... Davvero uno spettacolo! La città è davvero bella, anche se sentirsi dei “normali turisti” in mezzo a “tanti turisti” dopo essere stati dei “marziani” in mezzo al nulla fa uno strano effetto…

   

   

 


19/08/08 Budapest-Lago Balaton

Altra giornata di splendido sole. Usciamo facilmente da Budapest e raggiungiamo il balaton in un batter d'occhio. Facciamo un paio di soste lungo la strada e siamo a Keszthey alle 14. L'hotel avrà le camere pronte solo alle 15, non ci resta che aspettare al bar... Il pomeriggio c’è chi lo passa alle terme, chi nel solarium dell’hotel. Occorre prepararsi al grande rientro… domani saremo a casa!

   

   


Dati di viaggio e foto

Ecco la tabella di riepilogo del viaggio... come ridurre un sogno in un pugno di numeri...

 

gg

km

tempo

media

litri/km

meteo

Temp. min-max

km pioggia

1

1057

10h

101

18,50

variabile

22-25

150

2

290

4h 8m

69

21,1

soleggiato

28-29

0

3

578

7h 25m

76

20,4

sole-variabile-temporale

26-30-18

120

4

490

5h 56m

81

19,1

variabile-pioggia

18-15

260

5

0

     

variabile-soleggiato

20-26

0

6

320

3h 45m

83

19,7

sole-variabile

14-18

0

7

377

   

19,8

pioggia-variabile

15-22

180

8

0

     

pioggia-variabile

16-20

0

9

216

   

20,7

sole

20-26

0

10

536

   

21,3

sole

18-24

0

11

0

     

nuvolo-sole

20-28

0

12

411

   

20

sole

22-32

0

13

591

   

21

sole

22-36

0

14

0

     

sole

30_36

0

15

551

   

21,2

sole

30-36

0

16

602

   

19,2

coperto-sole

16-28

0

17

0

     

sole

24-30

0

18

227

   

20,2

sole

24-30

0

19

817

7h 30m

109

18,6

sole-temporale

18-32

30

 

7063

Tot

         

 

foto di Gianlorenzo