Punto di incontro dell'Associazione FJR1300 Club Italia

FJR1300 Club Italia Dolomiti ride



Anche quest’anno gli splendidi itinerari che si snodano fra le valli del Trentino al cospetto delle piu' belle cime delle Dolomiti hanno fatto da spettacolare cornice al tour di due giorni organizzato dal Club sotto l’attenta supervisione di Willy. Gia' da venerdi' sera si comincia con una 'full immersion' gastronomica per coloro che sono giunti a Padova nel pomeriggio: Willy ha prenotato in una bella birreria all’aperto e Cesco, Lupen, Baloo e Plinio non si fanno certo pregare nel dare l’assalto ad un piatto ipercalorico a base di patatine, crauti, salsicce, soppressa, maialino, pancetta mantovana e formaggio Asiago fuso!

 

     

Il sabato mattina il ritrovo e' fissato nei pressi dell’uscita autostradale di Padova e il piazzale di un distributore e' lentamente invaso da una trentina di equipaggi! Siamo veramente in tanti e, addirittura, insieme a Fabio e Scossa, provenienti da Gorizia arrivano dalla Slovenia, Toncek e consorte oltre ad altri due amici. Inizia il trasferimento verso Pergine percorrendo la Valsugana: da qui sara' tutto un susseguirsi di passi e strade di montagna perfettamente asfaltate (complice il giro d’Italia che in queste zone e' passato un mese fa). Si scollina sul passo Redebus (dove si aggrega Hector, gia' a zonzo nei paraggi da alcuni giorni) sostando a Cavalese e poi ancora il passo Lavaze' e il lago di Carezza. Il tempo e' semplicemente stupendo, il cielo e' di un azzurro terso e non c’e' nemmeno l’ombra di una nuvola mentre la temperatura, che in pianura comincia a divenire opprimente, qui si mantiene su valori decisamente piu' accettabili. Lupen arriva 'leggermente' lungo in un tornante ed e' costretto ad interrompere la corsa contro un muretto al quale si appoggia: danni fisici zero e pochi anche quelli alla sua FJR. Qualche graffio alla carena, uno specchietto rotto e il supporto del bauletto posteriore traballante che consigliera' di affidare a Cesco il Givi in attesa di essere riparato. Proseguiamo e nel primo pomeriggio affrontiamo il passo di Costalunga  dove il 'fattaccio' si ripete: Willy, in prossimita' di una curva, frena,  la ruota posteriore si blocca, l’FJR si intraversa e si stende su un parcheggio di ghiaia. Alle sue spalle, incredibile ma vero!, arriva Lupen e la scena si ripete: frenata, bloccaggio e caduta sulla ghiaia. Per chi sopraggiunge subito dopo la scena non e' affatto rassicurante a vedersi: gran polverone e due moto per terra. Per fortuna anche stavolta graffi di poco conto a Willy e una pedana spezzata prontamente sostituita con una delle due riservate al passeggero. Anche Lupen non lamenta alcun problema fisico ma la sua moto comincia ad accusare il colpo delle due cadute consecutive (il cerchio anteriore lesionato e il quadro strumenti a cristalli liquidi che comincia a fare le bizze!). Si prosegue per Canazei e il passo Sella ma una volta imboccata la strada per il Gardena siamo nuovamente fermi a causa di un incidente (questa volta ben piu' grave di quelli occorsi a noi) che vede coinvolti una coppia di tedeschi in moto e un’auto. Qui si attende l’arrivo dei soccorsi sanitari perché i due ragazzi sono feriti seriamente e dunque, considerata l’ora, facciamo dietro front per Canazei e l’hotel Villa Adria che ci ospitera' per la notte (chi c’era al Dolomiti Ride del 2006 organizzato da Yamaha lo ricordera' sicuramente perché a due passi dal palazzetto dello sport). La giornata e' stata impegnativa ma gratificante e non poteva che finire in un ristorante davanti a piatti fumanti di canederli, polenta e formaggio e stinchi di maiale.

     

Domenica mattina il meteo ci ripropone, incredibile ma vero!, lo stesso copione: un sole caldo e panorami da cartolina. In una Canazei pressoché deserta alle 9 del mattino una sfilata di FJR occupa un’intero parcheggio a ridosso della strada che attraversa la cittadina. Si parte, rinfrancati da una abbondante colazione, alla volta del passo Fedaia, del Giau, del Falzarego, del Pordoi e poi giu' fino a Moena per affrontare il San Pellegrino, il Valles, il Rolle fino alla valle del Vanoi dove si arriva, al termine della strada asfaltata, al rifugio Refavaie. Qui ci attende il pranzo e l’ultima occasione della giornata per stare in compagnia prima del rientro. Alla partenza il gruppo piu' numeroso, capitanato da Willy, scende, attraverso il passo Braccon, verso la Valsugana e le autostrade mentre il gruppo degli sloveni con Fabio, Scossa, Baloo e Hector prendono in direzione del passo Cereda . Da  Agordo verso est i goriziani, Toncek e i suoi amici concluderanno la giornata valicando l’ultimo passo di questa memorabile cavalcata: il passo Duran.

 

Un altro 'piccolo' raduno nazionale si e' concluso e vanno cosi' moltiplicandosi gli eventi di questo 2009: dal Tour della Sicilia a quello della Puglia, dal Raduno Nazionale in Umbria e Toscana al TT all’isola di Man. E siamo solo all’inizio!!

Ultima annotazione di colore (ma mica poi tanto!): pare che il 'famigerato' Lupen, arrivato a domicilio, si sia recato dal suo meccanico per una prima stima dei danni e, fra le altre cose, si sia riscontrata una incrinazione del canotto di sterzo!!! Considerato tutto il viaggio autostradale  di ritorno fino a Chiavari, c’e' veramente da ritenersi fortunati.

O forse, come tutti sappiamo, lassu' qualcuno ci ama (vero Renato?).

Le foto: