Punto di incontro dell'Associazione FJR1300 Club Italia

Biella e Laghi delle Fate



Dobbiamo ringraziare il meteo che finalmente ci ha concesso una tregua , pareva proprio non smettesse più di piovere, ma eccoci qua puntuali al sabato mattina per iniziare questo giro che ci porterà a toccare i più suggestivi angoli dei laghi piemontesi.

Le temperature non sono propriamente primaverili , ma la voglia di andare e girare in compagnia è tanta, e quindi si parte .
Percorriaimo pochi chilometri per recarci presso la statua di San Carlo Borromeo , una statua alta 23 metri che domina dall'alto tutto il lago Maggiore , da qua possiamo ammirare lo scenario che ci accompagnera per tutta la mattinata . Fatte le foto di rito ripartiamo lungo la statale 33 del Sempione che costeggia il lungolago , vedendo sfilare accanto a noi ville ottocentesche con parchi da fiaba . Essendo un periodo non ancora turistico possiamo goderci la strada senza traffico , lasciandoci cullare dalle nostre FJR in tutta tranquillità, per farci portare al lago di Mergozzo , piccolo borgo variopinto e colorato , con un passato storico di "repubblica indipendente "dal settembre all'ottobre 1944 . Qua possiamo ammirare, oltre al suggestivo e placido panorama , uno degli Olmi più vecchi d'Italia , risalente a prima del 1600. Avvicinatasi l'ora di pranzo provvediamo ad un rapido trasferimento tipo giro qualifiche moto gp , al ristorante "il pozzo " a Orta San Giulio , dalla cui terrazza possiamo ammirare l'omonima isola al centro del lago d'Orta ; la leggenda narra che l'Isola un tempo era dominata da un grosso drago che aveva distrutto ogni cosa. Ma quando Giulio, un Santo viaggiatore che comandava alle onde, alle tempeste, agli animali feroci e agli uomini, si avvicinò al lago, stendendo la mano scacciò il drago che lo minacciava,liberando l'isola , ne resta testimonianza nella sacrestia della basilica dove appesa al soffitto c'è una vertebra di drago fossilizzata . Dopo un pranzo al pari della stupenda veduta dalla vetrata panoramica , veniamo raggiunti da altri partecipanti , manca ancora sempre traccia di un socio toscano che in questo turbinio di laghi ha il tom tom che fa acqua , e che ci raggiungerà solamente in serata . Bene dopo una doverosa passeggiata tra i negozietti locali ripartiamo per una strada tutta curve che ci condurrà al passo della colma a circa 1000 mt slm in territorio valsesiano. Da qua la tappa di avvicinamento a Biella è un susseguirsi di saliscendi e curve immersi nel verde con un'assenza di traffico che pare una magia . Giunti a Biella ci meritiamo una bella doccia per riprenderci dalla fatica , in preparazione della cena dove ci saranno servite specialità tipiche .

L'appuntamento per la mattina prevede l'arrivo di altri equipaggi direttamente al "ricetto di Candelo" , dove ci concediamo la visita a questo antico borgo , e permettiamo a chi è appena arrivato di sgranchirsi le gambe in vista del giro tutto in territorio Biellese . Giro che ci ha portato a lambire le rive del lago di Viverone e a sgranchire i polsi lungo la statale 419 della serra . In un susseguirsi di curve e tornanti abbiamo fatto visita al "rifugio degli asinelli " struttura nella quale vengono curati e ospitati asinelli provenienti da tutto il mondo. E' stato molto piacevole e divertente osservare come tutti noi ci siamo inteneriti alla vista di questi nobili animali. Da qua il percorso per giungere al ristorante presso il Santuario di Graglia è stato veloce e gradevole , permettendoci di vedere dall'alto parte della pianura padana larco alpino e in lontanaza l'ineguagliabile profilo del mon Viso.

Il tempo come sempre quando si è in ottima comagnià corre veloce , e così in un attimo siamo giunti al pranzo e ai saluti che riporteranno ognuno di noi a casa, il magone ( come si dice dalle nostre parti ) di vedervi andare via c'è , ma la soddisfazione di avervi accompagnato in questo giro tra laghi e montagne compensa la tristezza.

Grazie.