Punto di incontro dell'Associazione FJR1300 Club Italia

Benvenuti in Islanda - Mercoledì 10 Agosto



Mercoledì 10 Agosto
L'ultima giornata prevede la scoperta dell'Islanda orientale, per un totale di 311 km.
Partiamo da Hofn con qualche nuvola, che ci abbandonerà presto per lasciare ancora una volta spazio ad un sole fantastico.
La strada qui passa alta sulla costa tagliando a metà le sassaie che ricoprono il fianco delle montagne. La vista è da mozzare il fiato, in basso il mare si infrange in piccole spiagge e faraglioni solitari. L'est dell'Islanda è caratterizzato da ampi fiordi scavati fra alte montagne, nulla a che vedere con quelli norvegesi ma altrettanto belli.
Ci fermiamo per un caffè a Djupivogur, carinissimo paesino di pescatori. A Breidsalsvik lasciamo la 1 (che nel frattempo ci ha regalato l'ultimo sterrato di una decina di kilometri) e prendiamo la 96, fermandoci a Faskruosfjordur per pranzo. Dopo una ricerca di un ristorante finiremo a mangiare alla piccola stazione di servizio del paese. Decidiamo di tagliare l'ultima penisola attraversando il recentissimo tunnel sotto la montagna: risparmieremo 51 km di sterrato a picco sul mare!
Arrivati a Reydarfjordur proseguiamo sulla costa fino a Eskifjordur, spacciato dalla guida come tipico paesino di pescatori ma in realtà non diverso da tutti i paesi precedenti.
Torniamo quindi a Egilsstadir, dove l'Hotel Edda ci aspetta. Per cena raggiungiamo a piedi una Guesthouse poco fuori il paese, dove la guida segnala carne di manzo. Si tratta infatti di una grossa fattoria, dentro l'ambiente è davvero piacevole. La carne... una favola.
Abbiamo chiuso il giro!

   

     

L'Islanda ha superato ampiamente ogni nostra aspettativa. Le condizioni meteorologiche ci hanno permesso di viverla in tutta la sua bellezza, mostrandoci vedute uniche. La mia mente mi ripropone, chiudendo gli occhi, distese laviche a perdita d'occhio, che come torte che cuociono nel forno hanno formato rigonfiamenti e crepe che rendono ogni passaggio impraticabile.
Lasciando l'Islanda la voglia di ritornarci è forte, ma è forte anche la consapevolezza che difficilmente avremo la possibilità di vederla nuovamente in tutto il suo splendore sotto il sole. La fortuna ci ha baciati e ci ha lasciato il ricordo di un viaggio unico.