Punto di incontro dell'Associazione FJR1300 Club Italia

Winter and critical season for Yamaha FJR1300



La nostra FJR prevede come protezioni dalle intemperie due dispositivi “passivi” quali i cover da applicare agli specchietti retrovisori con funzione di devio flusso dell’aria dalle manopole (€ 220), l’estensione della carena inferiore con funzione di protezione dei piedi (€ 230) e un dispositivo attivo con le manopole riscaldate (€ 376).

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Io ho scelto due diverse soluzioni personalizzate che in qualche modo migliorano ed implementano l’equipaggiamento tecnico della FJR, ma andiamo con ordine.

Manopole riscaldate

A parte lo stratosferico ed improponibile prezzo dalle manopole riscaldabili di serie, sul mercato si trovano sull’ordine di € 60 circa manopole del tutto simili ma entrambe presentano un “problema” comune, ovvero quello di essere di diametro maggiore rispetto alle manopole di serie. Personalmente prima di passare alla soluzione di cui sotto, le ho provate trovandomi maluccio proprio per il maggior diametro di presa, per quanto scaldassero egregiamente. Vi ho in realtà trovato anche altro difetto, ovvero la gomma calda in un paio di occasioni si attaccava al guanto presentando situazioni pericolose. Quindi ho deciso di personalizzare e trasformare le manopole standard originali in riscaldabili, vediamo come.

Anzitutto grazie ad internet ho ordinato in America a prezzo vantaggioso (€ 50 consegnato a casa) il kit resistivo prodotto dalla Symtec-Inc (http://www.symtec-inc.com/) composto da due pellicole termoformabili e adesivizzate posteriormente, cablaggio, interruttore, fascette e istruzioni.

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Inizia quindi il lavoro con la rimozione delle manopole originali, che potrebbe sembrare più difficoltoso di quanto in realtà sia. Si procede smontando i contrappesi del manubrio, siti all’estremità delle manopole stesse, successivamente allargandole leggermente con un cacciavite fino, spruzzare all’interno dell’olio lubrificante e impugnandole, girare alternativamente in senso orario ed antiorario, tirando verso l’esterno. Una volta sfilate le manopole, puliremo dall’olio la superficie preparandola per l’installazione delle pellicole riscaldanti.

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Terminato lo sgrassaggio e pulizia poniamo sul rapido del gas (che è di teflon) del nastro di alluminio, così da isolare e massimizzare il calore che la produrrà la pellicola.

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Eseguita la preparazione possiamo iniziare, con l’aiuto dell’adesivo posto dietro le pellicole e di una pistola ad aria calda (o phon) l’installazione delle stesse, facendo attenzione a dove posizioneremo il cablaggio, in particolar modo per la parte riguardante il rapido del gas.

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Per la parte sinistra utilizzeremo il blocchetto comandi per rendere perfettamente integrato ed invisibile il cablaggio, facendolo passare all’interno e fermandolo con il ferma cavo già presente.

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Richiuso il blocchetto comandi, dobbiamo rimontare la manopola originale (standard) e per far ciò con facilità, assicurandosi che risulti fissata stabilmente utilizzeremo un trucco banale, ovvero della semplice lacca per capelli che spruzzeremo sia sulla pellicola che all’interno della manopola. Con questo trucchetto la manopola entrerà senza alcuna difficoltà e aiuteremo il fissaggio (asciugatura della lacca) utilizzando ancora la pistola ad aria calda (phon) ed otterremo infine questo risultato.

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Stessa procedura per la manopola dell’acceleratore, con l’accorgimento di posizionare la pellicola in modo che il cavo sia posizionato correttamente tenendo presente la posizione di “tutto aperto” e “tutto chiuso”. Consiglio di eseguire alcune prove aprendo tutto il gas e verificando la posizione ideale della pellicola e del relativo cablaggio. Personalmente ho posizionato il cavo per la posizione “tutto chiuso” inferiormente, trovandolo visibile in posizione laterale anteriore nella posizione tutto aperto. Così facendo si rende quando più possibile invisibile e non invasivo nella guida.

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Fatto ciò posizionando il gas in posizione “tutto aperto” fascetteremo il cablaggio assieme ai cavi del gas, lasciando il giusto gioco al cablaggio stesso e rendendolo invisibile.

Una volta eseguito tutto ciò non rimane che effettuare il collegamento dei cavi di alimentazione alla batteria o preferibilmente sotto chiave collegando in parallelo un positivo (es. dalla scatola fusibili) sotto chiave e posizionare il deviatore a tre posizioni (low-off-high) sulla piastrina dedicata proprio ad ospitare il comando per le manopole riscaldate.

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Ora potrete godervi le vostre manopole riscaldate originali senza avere diametro maggiorato o cablaggi poco estetici o fastidiosi in vista.

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Considerazioni personali: Il tempo di riscaldamento si attesta attorno al minuto, in posizione LOW risultano tiepide, in posizione HIGH con i quanti scaldano tanto da infastidire, voto personale funzionamento 10! J


Selle Riscaldate separatamente.

Questo lavoro prevede due fasi. La prima la preparazione delle selle, la seconda l’installazione dell’impianto elettrico sulla moto.

Acquistati su ebay.de (http://www.ebay.it/itm/ws/eBayISAPI.dll?ViewItem&item=120623244369&ssPageName=ADME:L:OC:IT:1123) 2 kit per il riscaldamento delle selle alla cifra di € 50 circa e atteso il tempo tecnico di arrivo (circa 1 settimana) analizziamo anzitutto il contenuto di ogni singolo kit.

Il kit è di ottima fattura ed è composto da una pezza resistiva di grandezza sufficiente a ricoprire tutta la seduta. Il cablaggio contenuto è altrettanto curato con connettori stagnati e ricoperti da guaina termo restringente ed è già predisposto con il relè e il commutatore a 3 posizioni (Low-Off-High) per le due differenti modalità di calore che al massimo giungono a 39°.

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Iniziamo il lavoro d’installazione togliendo con un cacciavite ed una pinza le cambrette che tengono ferma la similpelle delle selle, partendo dal retro.

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Tolte le cambrette sul retro e ai lati ci fermiamo NON togliendo le graffette anteriori che tengono il rivestimento e procederemo con l’avulsione del rivestimento stesso in avanti, scoprendo così il poliuretano che compone la seduta della sella.

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Ora possiamo procedere a preparare la seduta per ospitare la pezza resistiva (riscaldante) ponendo come isolante tra il poliuretano e la pezza stessa, delle strisce di nastro d’alluminio adesivo (lo stesso che abbiamo utilizzato per isolare il rapido del gas per le manopole riscaldate), sino ad ottenere un copertura uniforme che contenga adeguatamente la pezza resistiva. Tale isolamento sia a scopo cautelativo verso la deformabilità del poliuretano, sia per massimizzare il calore prodotto verso l’esterno della sella.

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A questo punto siamo pronti per posare la nostra pezza resistiva che è dotata di un biadesivo perimetrale sul suo retro, quindi con attenzione la stenderemo ben tirata facendola aderire all’alluminio.

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Fatto ciò, solleviamo la sella in poliuretano distaccandola dallo scheletro inferiore della sella e facciamo passare il cablaggio sotto (tra plastica della sella e poliuretano, facendo uscire il cavo e connettore dal buco già presente.

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Giunti a questa fase il lavoro è pressoché terminato, riportiamo quindi la copertura della sella al suo posto e si procederà a ri-cambrettare nella stessa posizione, tirando bene la similpelle. Nel mio caso, non avendo la cambrettatrice ad aria compressa (consigliata) mi sono affidato ad un tappezziere che per il costo di €20 ha fatto il lavoro per entrambe le selle.

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Si procederà quindi anche per la sella posteriore, seguendo le medesime procedure sino a qui descritte e mostrate.

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Abbiamo quindi installato le pezze resistive sulle due selle, ora inizia la seconda fase, ovvero l’installazione con qualche accorgimento dell’impianto elettrico fornito nella confezione. Iniziamo con il rilevare che i cablaggi sono troppo corti per le nostre necessità, quindi dovremo necessariamente eseguire un taglio (per i commutatori) e una giunzione di prolunga ed un’altra semplice prolunga per l’alimentazione dei due circuiti separati, come vedremo di seguito.

Iniziamo con l’installazione dei due relè. Sotto le selle della FJR si trovano due viti che sostengono il sottocodone e che fanno al caso nostro per ospitare i relè, che quindi li verranno fissati. Con un pennarello bianco indelebile segniamo A per il circuito anteriore e P per quello posteriore.

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Una volta posizionati i relè abbiamo tre cablaggi per ogni circuito:

Cavo 1: positivo e negativo d’alimentazione – Cavo 2: connettore a 4 poli deviatore a 3 posizioni (low-off-high) – Cavo 3: connettore a 3 poli verso la sella.

Posizioniamo quindi i cablaggi a 3 poli (quelli che andranno connessi alle selle) utilizzando per l’anteriore il passaggio a lato della chiusura sella e per la posteriore quello speculare, fissandoli assieme da un paio di fascette ed utilizzando il fermacavo originale.

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Ora sempre per avere un riferimento ed un distinguo tra i due circuiti segneremo con A e P (anteriore e posteriore) anche i connettori a 4 poli che verranno connessi ai due deviatori (low-off-high)

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Ora rimangono i 4 fili di alimentazione (2 positivi e 2 negativi) che andranno verso la batteria e che necessitano di essere allungati in quanto troppo corti e comunque sguainati. Uniamo quindi i cavi ottenendo una sola linea di alimentazione (1 positivo e 1 negativo) e utilizzando un cavo in guaina termoresistente (bianco in foto) saldiamo a stagno i cavi e isoliamoli con guaina termo restringente. Abbiamo così allungato il cablaggio di alimentazione che andremo a far passare ove passano già i cavi di serie della moto, sotto il serbatoio, lato sinistro cui si uniranno i cablaggi (arancioni) di prolungamento dei commutatori.. Rimuoviamo quindi le due viti anteriori del serbatoio e la vite con bullone alla base delle selle, alzandolo con delicatezza facendo attenzione a sconnettere i due connettori riguardanti alimentazione pompa del carburante e del galleggiante, quanto del tubo della benzina connesso al flauto dell’iniezione. Nota: Il tubo della benzina ha una bandella di sicurezza che và tirata verso l’esterno per poter premere le due plastiche grigie di sblocco del tubo.

Liberato l’accesso, togliamo anche i 3 bulloni e la barra di giunzione e rinforzo del telaio, togliendo successivamente anche la copertura anticalore con la sua vite a sgancio rapido e arriviamo alla totale accessibilità del motore per poter passare il nostro cavo d’alimentazione.

Immagine con ancora montata la barra e la paratia anticalore.

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A questo punto interrompiamo per proseguire con il prolungamento del cablaggio che congiunge i commutatori (low-off-high) in quanto troppo corti come mostra la foto. Li taglieremo, speleremo e salderemo a stagno ad un altro cavo in guaina termoresistente a 4 poli (arancione), per arrivare alla plancia.

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Preparando infine su una nuova placca originale gli interruttori relativi alle selle anteriore e posteriore riscaldate e l’interruttore in testa relativo alle manopole riscaldate.

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Procediamo quindi a saldare i contatti e far passare i 3 cablaggi (1 bianco alimentazione + 2 arancioni prolunga commutatori) sfruttando sempre i cablaggi di serie già presenti e fissandoli adeguatamente con delle fascette.

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Proseguiamo sino ad arrivare alla plancia.

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Ora eseguiremo ancora le saldature a stagno ai commutatori.

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Una volta eseguiti i due prolungamenti dei cablaggi relativi ai 2 commutatori per l’accensione dell’impianto riscaldamento selle ci dedichiamo alla ricerca di un polo positivo (+) ove connettere il positivo del nostro cavo bianco.

Sulla FJR la scelta ricade sul connettore che porta la corrente alla presa accendisigari di serie sia per la comodità in cui si trova, sia perché questo è già di per sé sotto fusibile, sito nella scatola fusibili di serie naturalmente.

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Quindi prendendo il solo positivo (+) verificato con tester NON taglieremo il cavo ma con l’ausilio di un taglierino, spelleremo la guaina sino a scoprire quando basta il cavo di rame.

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Fatto ciò con il saldatore, stagneremo il rame e lo salderemo ai due positivi che abbiamo fatto arrivare in questo punto (1 x manopole riscaldate + 2 in 1 per le selle riscaldate) ed una volta giunti, isoleremo adeguatamente con nastro.

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Ora non rimane che trovare il punto di massa per i poli negativi (-) che fortunatamente si trova sul telaio proprio a fianco del pannello comandi. Quindi metteremo dei capicorda ai due poli negativi e utilizzando il bullone già presente li fisseremo li. (Nota: la foto non è troppo chiara presentando cavi che erano provvisori e insolazioni rifatte ad opera d’arte, ma indica comunque in punto di massa)

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Ora eseguiamo un’ultima verifica sia con tester che visiva dell’impianto e della corretta stesura dei cablaggi, eventualmente aggiungendo altre fascette ferma cavo per rendere sicuro il tutto ed infine possiamo iniziare a rimontare la carena di sx e tutto ciò che abbiamo dovuto smontare, ivi compreso rinforzo a “T” del telaio, paracalore, serbatorio etc.

ATTENZIONE!!!

Il fusibile previsto per il circuito di alimentazione dell’attacco accendisigari è di 0.3 A, quindi troppo basso per sostenere l’amperaggio di tutti i circuiti aggiunti. Infatti alla prima prova il fusibile è saltato. L’ho sostituito con uno da 15 A e l’impianto ha retto al massimo carico (riscaldamento manopole al massimo + riscaldamento di entrambe le selle al massimo) per 10 minuti con motore acceso. Eventualmente provare con fusibile da 10 A.

Il risultato finale è apprezzabile in quanto a comfort e resistenza al freddo. Le selle scaldano quando basta per percepire un gradevole tepore, mai eccessivo ma utile a far si che il problema freddo sia notevolmente abbattuto.

I commutatori presentano due posizioni e relativa illuminazione spia. Verde per la posizione LOW, rossa per la posizione HIGH.

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Sperando di avervi fatto cosa gradita.

Pilotino www.bikerfamily.it