Punto di incontro dell'Associazione FJR1300 Club Italia

Il mio tour della Scozia 2013 - Dal 7° al 11° giorno



 

7° giorno, sabato 17 agosto.

Come detto poco sopra, oggi si torna “a casa”. Ma anziché farlo passando nell’entroterra della Scozia, decido di rientrare passando dalla costa Ovest alla costa Est. Dall’Oceano Atlantico al Mare del Nord. Il “giro” sarà di 380 chilometri circa.
Lascio un biglietto di ringraziamento alla minuscola reception e alle 7:00 in punto parto. La strada la “conosco” in quanto è la stessa fatta all’andata ma dopo Inverness invece di proseguire verso Sud giro a sinistra verso Est in direzione di Stonehaven, passando in successione le cittadine di Carrbridge, Tomintoul e Banchory. Arrivo a Stonehaven alle 10:30 circa e fatti ancora pochi chilometri arrivo alle rovine del castello di Dunnotar. Questo castello, posto su di uno sperone roccioso, fu usato come location da Zeffirelli per il suo “Amleto”, interpretato da Mel Gibson.
Qui erano custoditi “Gli Onori di Scozia” ovvero la corona, la spada e lo scettro con cui venivano incoronati i sovrani Scozzesi fino al 1652. 
Prossima tappa: la chiesetta di Kinneff distante otto chilometri circa dal castello di Dunnotar, direzione Sud sulla A92. Ci arrivo e come immaginavo sono il solo. La cosa, non mi dispiace affatto. Questa chiesa, stranamente fuori dai soliti giri turistici, ha una parte importante nella storia della Scozia. Ed il perché è presto detto. Quando nel 1652 Oliver Cromwell, a capo dell’esercito Inglese assediò la fortezza di Dunnotar per distruggere “Gli Onori di Scozia”, quale atto di supremazia degli Inglesi sul popolo scozzese, questi furono portati nel villaggio di Kinneff e nascosti dal Reverendo James Grainger e da sua moglie sotto il pavimento della piccola chiesa. “Gli Onori di Scozia” resteranno sepolti lì per otto anni, fino al 1660, quando si re insediò la monarchia. Oggi, gli originali, sono conservati nel castello di Edinburgo ma all’interno della chiesa si possono ammirare le loro copie.
Riprendo la via del rientro passando Montrose con la sua cattedrale, Dundee e Perth. Alla 17:00 circa sono a Clathy. Anche oggi il meteo mi ha assistito.

8° giorno, domenica 18 agosto.

Con Douglas e Claudia faccio una bella passeggiata nel bosco e a cena verranno Anthony e Lisa. Anthony porterà una bevanda che lui definisce: “Champagne”. Del celebre vino ha solo il botto di quando stappi la bottiglia. Lo beviamo e non è male. Ha il sapore della Lemonsoda. Ci preoccupiamo tutti quando, con ghigno beffardo, ci confida che la sua intenzione era di produrre una birra e invece ne è uscita una soft drink gassata e leggermente alcolica. Chiedo a Anthony se rivedrò ancora casa mia. Risponde Lisa dicendo che la sta bevendo da una settimana. Beh allora. 

 9° giorno, lunedì 19 agosto.

Oggi si riparte. Destinazione: Isola di Skye sulla costa Ovest. Ci rimarrò per tre giorni. Il tempo è nuvoloso ma non piove. Facciamo colazione tutti insieme e poi alle 8:30 parto. Passo la cittadina di Criff, poi quella di Crianlarich. Qui svolto a destra sulla A82 verso Fort William e quando l’ho passato giro a sinistra sulla A830 fino a Mallaig. Ho già percorso 220 chilometri e su queste strade con scarso traffico è davvero bello viaggiare. Arrivo al piccolo porto di Mallaig, scortato da altri due motociclisti inglesi, ed inizia a piovere. Facciamo il biglietto per Armadale, Isola di Skye, e alle 12:00 precise lasciamo il porto. La traversata dura mezz’ora circa e quando siamo in prossimità dell’approdo smette pure di piovere. Devo fare altri 80 chilometri circa per arrivare a quella che è considerata la capitale dell’isola, la cittadina di Portree.
Lì ho prenotato una camera alla  “Bayview House” (www.bayviewhouse.co.uk), e Murdo, il titolare, mi consegna le chiavi di una stanza che si trova al piano rialzato con vista sulla strada e sulla piazza principale della città. Sistemo le mie cose e vado alla scoperta di quella che si rivelerà una bellissima cittadina. Per la cena opto per il “The Granary” (www.granary-skye.co.uk) un ristorante tipico nella piazza principale.

10° giorno, martedì 20 agosto.

Mi aspetta una camminata di otto chilometri in montagna. Voglio arrivare ai piedi di un altro gigante di basalto il cui nome è simile a quello visto giorni prima. Questo è “The Old Man of Storr”. Mentre il primo “Old Man” era nell’acqua e vicino alla costa, questo si trova in montagna a circa 670 metri sul livello del mare. Seguo la A855 e dopo circa 20 chilometri da Portree mi fermo al parcheggio, deserto, ai piedi del sentiero. Scarpe da tracking e zaino in spalla. L’ascesa mi porterà via più di due ore a fronte di una distanza di quattro chilometri, ma una volta arrivato la vista è fantastica. Mi siedo ai piedi di questo picco alto circa 50 metri e davanti a me ho le isole di Rona a sinistra e di Raasay a destra. Mi viene fame e consumo il mio Branch.
Una volta ritornato alla moto proseguo il periplo dell’isola, passando Staffin, Duntulmon, fino ad arrivare a Kilmuir. Qui mi fermo per vedere la tomba di quella che è considerata l’eroina nazionale scozzese. Parlo di Flora Mac Donald, la quale aiutò a fuggire Bonnie Prince Charlie, nonostante vi fosse una forte taglia sulla sua testa, dopo la sconfitta contro gli inglesi a Culloden. Proseguo fino alla città di Uig e rientro a Portree per fare un po’ di shopping. 

11° giorno, mercoledì 21 agosto.

Parto di buon ora per arrivare a Neist Point, la punta più a Ovest dell’isola. Ci arrivo seguendo la A863 fino a Lonmore, poi svolto a sinistra sulla single track B884 e sono a destinazione. C’è nebbia, ed è fitta abbastanza da impedirmi di vedere il faro dal parcheggio. Decido di girovagare per le single tracks aspettando che il sole buchi le nuvole e dissolvi la nebbia.  Lascio che la moto mi porti a Trumpan dove ci sono i ruderi di un’antica chiesa. La strada lì si ferma e ritorno a Neist Point. Quando ci arrivo il panorama e fantastico. Ci rimango due ore circa e quando riparto l’unica nuvoletta grigia nel cielo, scarica una leggera pioggia che con la luce del sole forma un piccolo arcobaleno sulla strada proprio davanti a me, quasi fosse il portale di un tunnel spazio-tempo come sui libri di fantascienza di Isaac Asimov.
Finisco la giornata girando in lungo ed in largo tutta l’isola seguendo sulla cartina le strade dove non ho ancora messo le ruote. Rientro a Portree in tempo per veder i giovani del posto suonare le  cornamuse nella piazza principale. Nel frattempo i ristoranti si sono riempiti e così ripiego su un abbondante “Fish and Chips” al chiosco vicino al porto.

Attachments:
Download this file (Scozia.pdf)Il mio tour della Scozia 2013[Qui puoi scaricare il report completo in formato PDF]3395 kB