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Emozioni..e tecnologia....

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Questa mattina percorrendo la A 26 ho sorpassato un motoveicolo molto curioso.
Era una Honda CBX 1000 sei cilindri probabilmente primi anni 80 con delle borse Krauser tenute insieme da vistosi elastici, il blocco motore tutto ma proprio tutto verniciato interamente di rosso la fanaleria e il codino della Honda 900 Bol D'or delle gomme strette che più strette non si può un cupolino di recupero e una borsa da serbatoio anche lei appartenente agli anni 80.
La targa era Svizzera di Lugano e le due persone che la cavalcavano erano vestite con jeans normalissimi ,due piumini e entrambi portavano degli enormi stivaloni da cross pieni di fibbie che gli arrivavano fin sotto il ginocchio e due caschi veramente antichi se non come la moto poco ci mancava.
La prima riflessione che mi è balzata in mente è stata "ma come faranno quelli li ad andare in giro così " e un attimo dopo mi sono ricordato quando anche io con la mia Guzzi Imola 22 anni fa andavo in giro per l'Italia ( e un pochino di Europa ) vestito come loro e con un mezzo semplice senza elettronica senza GPS senza protezioni in carbonio senza giacche in cordura supertecologiche,senza caschi apribili modulari con Bluetooth e interfono incorporati senza  manopole riscaldate senza stivali in Gore-Tex senza telepass ,bancomat e carte di credito senza borse rigide laterali e senza numeri verdi x il soccorso stradale e senza telefono cellulare.
Con questo non rinnego la tecnologia di cui oggi dispongo e specie x la sicurezza ne benedico l'avvento, ma malgrado tutto se scavo nei meandri della memoria ricordo il batticuore che precedeva ogni gita fuori porta che assomigliava ad una vera e propria avventura con le incertezze le ansie  e le paure tipiche delle imprese ardite.
I MOTOCICLISTI  e i MOTOTURISTI allora erano una specie non di moda ma ammirata per la voglia il coraggio e il cimento di affrontare molti chilometri stracarichi di bagagli tende sacchi a pelo e una voglia pazzesca di vivere la moto e la libertà come nessun'altro.
Queste emozioni mi mancano veramente tanto ma.. se guardo bene da qualche parte le avrò messe...non ho mai perso nulla............
Many Lamps.
Piugenova :shock:

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Ciao Piugenova,sai quante volte vivo le stesse emozioni e ripenso a quando giravo con il Loden e i guanti di lana ,mamma mia! Pero' che tempi

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I miei stivali "antipioggia" erano ......due sacchetti del supermarket!!!!!!

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Eh sì, adesso è molto più comodo e facile viaggiare. Il tutto con una sicurezza che non ci saremmo mai sognati. Una volta certi errori in moto (e in auto) non venivano corretti dall'elettronica ora addirittura vengono anticipati ed evitati. A volte mi sembra di essere meno libero, più sicuro ovvio ma meno libero...la certezza di poter sbagliare e poi di essere favorito, assecondato ed aiutato dai nuovi sistemi, in un certo senso ha diminuto l'adrenalina e a volte bisogna usare la testa per non alzare troppo il senso di sicurezza che ti potrebbe portare a osare di più. Come giustamente dici Piugenova, non bisogna dimenticare certe emozioni perchè anche se ci mancano un pò sappiamo bene che è più importante viaggiare sicuri.
Dopotutto, anche se la tecnologia cambia, modificando il nostro modo di guidare, le nostre emozioni resteranno sempre bellissime e forti sommate a quelle di una volta.
Riflessione: come viaggeremo tra 10-20 anni quando il prezzo degli odierni combustibili sarà alle stelle? Che veicoli guideremo? Che emozioni ci daranno?

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Il mio primo casco era a "noce", rosso con una striscia bianca, su cui avevo scritto con un pennarello in un impeto di patriottismo "ITALIA",  con i copriorecchie imbottiti in gommapiuma. Le scarpe "tipo" erano gli anfibi tipo militare con calzini di lana per l'inverno. Erano gli anni 70, da allora se ne è fatta di strada sia per le moto che per l'abbigliamento, ma un pò di " nostalgia" per quei tempi c'è...anche perchè avevo 30 anni di meno! 8)  8)  8)
Ciao a tutti.

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