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IO E L'HARLEISTA
Member #162:
Ragazzi, vediamola dal punto di vista di questi 4 . Loro sono da ...ore che si fanno un culo tanto a cavallo di una pedana vibrante con le ruote (il ciccione infatti spera di dimagrire, mentre il magro è motociclista da molto) in una posizione da panca di palestra, mangiando moscerini ect. e respirando di ogni e come se non bastasse la frequenza delle vibrazioni gli altera l'orbita dei neuroni, quando si affinca un "nerino" nel silenzio ( per loro) totale protetto ed ovattato dal suo scudo spaziale con l'atteggiamento o lo sguardo stupito ed incuriosito che ha un marziano sul suo disco volante affincando uno dei ns. caccia della seconda guerra mandiale. E....bè.... sarebbero girate un pò anche a me!!!!
Grande Aaron!!!!
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Nessuno li obbliga. Nessuna comprensione.
lucabu:
Anni fa ebbi un incidente. Rimasi a terra per alcuni attimi, poi in piedi zoppicante per alcuni minuti a leccare le ferite mie e della mia motina. Nessuno si fermò, tutti mi guardavano con sdegno e soddisfazione ("Ben ti sta"), passò anche qualcuno su due ruote, poi, dopo un po' l'unico a fermarsi fu proprio uno di quelli descritti da Aaron, un chopperista la cui solidarietà e umanità contrastavano solo col suo aspetto...
La faccia brutta gli viene solo per contrastare le troppe vibrazioni!
Temo siano peggio i Bmwisti, soprattutto quelli dell'ultimo minuto.
Un lampeggio a tutti
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Io invece penso che i peggiori di tutti sono quelli che hanno bisogno di identificarsi in un logo, in un marchio, in una camuffatura qualunque pur di potersi sentire "qualcuno". E non cambia nulla se il marchio è italiano, giapponese, americano o tedesco, se la moto è da pista o da strada.
Adoro invece quelli che non si sentono superiori agli altri solo in virtù del fatto che hanno acquistato una certa moto. Quelli che anzichè recitare un copione scritto da altri riescono ad essere "se stessi". Quelli che non scelgono gli amici per la moto che guidano ed, allo stesso modo, non si fanno scegliere per la loro moto.
Purtoppo, in una società dove è sempre più facile "apparire" anzichè "essere", questo accade sempre meno di frequente....
Oscar (ex-guzzista, ex-suzukista, ex-yamahista, bmwista......ma prima di tutto MOTOCICLISTA)
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--- Citazione da: "maestro_hiram" ---Io invece penso che i peggiori di tutti sono quelli che hanno bisogno di identificarsi in un logo, in un marchio, in una camuffatura qualunque pur di potersi sentire "qualcuno". E non cambia nulla se il marchio è italiano, giapponese, americano o tedesco, se la moto è da pista o da strada.
Adoro invece quelli che non si sentono superiori agli altri solo in virtù del fatto che hanno acquistato una certa moto. Quelli che anzichè recitare un copione scritto da altri riescono ad essere "se stessi". Quelli che non scelgono gli amici per la moto che guidano ed, allo stesso modo, non si fanno scegliere per la loro moto.
Purtoppo, in una società dove è sempre più facile "apparire" anzichè "essere", questo accade sempre meno di frequente....
Oscar (ex-guzzista, ex-suzukista, ex-yamahista, bmwista......ma prima di tutto MOTOCICLISTA)
--- Termina citazione ---
Perfetto Oscar!!! Anch'io la penso come te e poi c'è da dire che ogni moto può darti una emozione diversa e comunque piacevole, anche se un determinato marchio ti può essere più caro.
Oscar quando vieni a Pescara? Ricordi....sul Monte Baldo ti ho promesso un bel piatto di maccheroni alla chitarra con ragù all'abruzzese,...ti aspetto!! :wink:
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