FJR1300 Forum
La moto e la tecnica => Varie => Topic aperto da: passerotto68 - 10/03/2019, 20:25:45
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Cedimenti strutturali:
- difetto di progettazione (capacità meccaniche)
- difetto di produzione (materiali)
- difetto di utilizzo (utilizzo diverso da quello per il quale si è sviluppato in progetto).
Nella fjr dalla 2001 alla 2004 la rottura del cavalletto centrale diventò l'incubo di parecchi di Noi; molti se ne ruppero, ma non tutti; quello della mia 2001 è ancora integro……(grattata)
Ultimamente le rotture dal telaio del codone causa bauletto centrale posteriore cominciano ad essere troppe…
Potrebbe essere che le strutture in oggetto vengano utilizzate troppo al di sopra delle capacità per le quali sono state progettate?
Ovvero:
issare la moto sul centrale con valige laterali e bauletto pieni e semmai senza avvallare l'issamento afferando la feritoia dedicata ed esercitando col peso del corpo il massimo della pressione sulla leva cavalletto….
Ovvero:
caricare il bauletto centrale posteriore con un peso totale pari al doppio di quello consentito (5kg se non erro)
Potrebbero essere le vere uniche cause di detti
CEDIMENTI STRUTTURALI
Dalle Mie parti si dice:
"rall, rall, se scass pur o metall"
dalle e dalle si scassa pure il metallo
A Voi le relative considerazioni….
Saluti Irpini
passerotto68
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...mah, per parlare se ne è parlato... non conosco in dettaglio l'ultimo caso, ma se nessuno lamentasse rotture a vuoto , cioè senza carico posteriore, e interessasse solo bauloni aftermarket, allora ...
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mia è una my2008
quando viaggio monto un baulone givi da 52lt pieno di vestiti,piu sopra il portapacchi con uno zaino pieno di roba + le borse laterali piene
il mio telaietto è ancora sano....
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mah. forse anche condizionato proprio dai report sulle rotture ho da pochi gg sostituito il maniglione-portapacchi in resina con quello in lega. In effetti trasmette una sensazione di maggior solidità e l'aggancio più avanzato sotto la sella probabilmente amplia il quadrilatero di scarico dei pesi; però: l'indicazione di max carico è 5 kg (3 sul termoplastico) e le istruzioni indicano chiaramente o 2 borse o bauletto (che Yamaha prevede da 50 lt dedicato) e di non superare i 130 km/h con bauletto montato; io ci monto un Maxia 56, con portapacchino fissato al coperchio, che abbisogna di una piastra in lega più una spessa contropiastra in acciaio di collegamento, e mi sa che già non sono molto lontano dai 5 kg. Questo il mio stato di fatto. Ciò detto, viste le esperienze, anche con le altre moto precedenti, e facendo tesoro dei carichi visti su FJR estere in viaggio, ho continuato a caricarla a mò di somaro e, fino ad oggi, non ho avuto alcun cedimento. Credo che il nuovo portapacchi abbia aumentato la resistenza e quindi mantenendo le vecchie abitudini mi sento "abbastanza" sereno. Da notare che anche sulla Pan erano raccomandati carichi ridicoli similari ... ci ho fatto circa 360k km ... nessuna rottura.
A mio avviso si parano il sedere, così se disgraziatamente succede ... ti senti dire : te l'avevo detto !
Ovviamente su strade sconnesse un minimo di rispetto è indispensabile.
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Ciao, anch'io sono intenzionato a fare come te.
Domanda; insieme al maniglione, ti sono arrivate anche le piastre in acciaio per il fissaggio sottosella?
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Si, nella confezione c'è tutto il necessario comprese le istruzioni per il montaggio, che è comunque quantomai semplice. L'ho ordinato e ritirato in concessionaria, montandolo di persona mi è stato scontato a 180,00 €. Nella scatola ho riposto il maniglione in termoplastico.
Se viene utilizzato con il bauletto Yamaha non serve altro mentre per il montaggio della piastra in alluminio GIVI ho dovuto recuperare 3 bulloni M8 da 80mm e realizzare 3 distanziali in tubo per posizionare correttamente la contro piastra GIVI in acciaio, un pò di seghetto e lima et voilà.
ps nel TP Un grande inconveniente ho pubblicato una foto dove si nota, in alto sopra il codino, uno dei distanziali
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Nota a margine, è necessario allargare le cave, dx e sx, posizionate sui fianchetti in corrispondenza del rientro del maniglione sotto la sella, quello in lega è leggermente più largo, un paio di mm, e più spesso. Sono fornite le sagome in carta per evitare eccessi, ma con un colpetto di seghetto per il ferro e una passata limone da metalli si fa tutto in 5 minuti senza smontare nulla.
Parlandone mi sovviene che non ho ancora tolto le protezioni di nastro gommato a contorno del lavoro di allargamento.