REPORT di PRIMAVERA.
9 PUNTI DI INTERESSE
1200 CHILOMETRI
1/3 DELLO STIVALE FRA'
LAZIO
UMBRIA
TOSCANA
EMILIA ROMAGNA
E
LIGURIA
Un gran bel giro di quelli che ti sfiniscono gli pneumatici,ti fanno venire i bruciori alle natiche e ti alleggeriscono il portafogli, ma che TI FANNO VIVERE EMOZIONI UNICHE !!!!
Cosi' l'idea prende forma: basta un piccolo spunto, leggere qualche riga su uno dei tanti forum che frequento; notare un'evento e prendere la palla al balzo per trascorrere un week end che possa alternarsi frà lingue d'asfalto e gagliarda compagnia.
Già una settimana prima iniziano i preparativi, decine di progetti di percorso, decine di calcoli per orari e pianificazioni varie, ma alla fine prendi carta e penna e butti giù in men che non si dica il programma che ti vedrà protagonista.
Betty è pronta, e la nottata sarà davvero breve, tanta è l'emozione che non riesco a dormire e visto la complessità del viaggio non rimane altro che muoversi e nonostante fuori le tenebre la fanno ancora da padrone “disossato” e il suo amico “easyrider” sono già in strada per affrontare il lungo viaggio.
Viaggiare di notte ha le sue insidie, ma un grande fascino e la possibilità di coprire grandi distanze perchè riesci a portare una buona media visto il traffico praticamente inesistente, tanto che alle prime luci dell'alba siamo già verso Viareggio senza tanti sforzi ed evitando la noiosa e costosa autostrada.
Cosi' affrontiamo il “passo del bracco” con il sole che ci scalda, un fondo stradale perfetto e paesaggi degni di nota. Tempo di una sosta caffè e di nuovo in sella per dirigerci verso il “passo del lagastrello” gran bella meta dell'appennino Tosco-Emiliano.
Ora inizia la giostra: le gomme sono a temperatura e ormai da parecchie ore siamo in sella alle nostre belle tanto che la moto la senti parte di te !
Dirigerci verso il “passo del cerreto” è una vera e propria goduria ed una volta giunti sul belvedere il paesaggio mozzafiato ti riempie gli occhi e l'anima. Troviamo in cima un'altro amico motociclista che si presta a scattarci un paio di foto ed essendo di zona a darci spiegazioni sui percorsi e sulle caratteristiche dello splendido paesaggio che ci circonda.
E' ora di far visita al paese più alto dell'appennino e la nostra meta è San Pellegrino in Alpe.
Non vi dico quante curve ragazzi !!!! Sicuramente per gli amanti è un percorso da fare, sono certo che non ve ne pentirete.
Davvero molto stanchi ma contenti, decidiamo di sfruttare la bella giornata e le ore di luce che ci rimangono per andare a visitare Fiumalbo, splendida cittadina parte della comunità montana del Frignano.
Si è fatta una certa ora e per non arrivare tardi al Camping che ci vede ospiti e per poter partecipare alla cena prevista con vecchi amici, decidiamo di puntare verso San Piero a Sieve, anche perchè da qui sono poco più di cento chilometri ma gran parte di essi caratterizzati da un susseguirsi di tornanti e curve e devo dire che la discesa dal noto Abetone ci ha davvero entusiasmato.
Finalmente prendiamo possesso della nostra confortevole mobilhome e dopo una rinfrescata ed un veloce cambio d'abito nonostante la spossatezza data dai più di ottocento chilometri percorsi tutti d'un fiato, siamo con le zampe sotto al tavolino per consumare la cena assieme ai tanti motociclisti dell'occasione ( almeno 300 ).
Non rimane altro che andare a buttare le nostre ossa sopra un comodo letto ed in men che non si dica morfeo si impossessa di noi facendoci cadere in un sonno profondo, disturbato soltanto dalla sveglia delle 07:00 che suona impietosa.
Tutto sommato ci sentiamo riposati ed il sole che entra dalla nostra finestra ci mette subito di buon umore e pronti per affrontare un'altra giornata in compagnia delle nostre belle.
Presto fatto, decidiamo il percorso del rientro verso casa e dopo una sostanziosa colazione, i saluti di rito con il resto del “gruppone” eccoci di nuovo in strada direzione “Monte Fumaiolo”.
Il Tom Tom ci farà risparmiare qualche chilometro, facendoci tagliare per una strettissima stradina in mezzo al nulla poi la famosa Londa-Stia e la scoperta del “passo MANDRIOLI” che non conoscevo ma che consiglio a tutti di percorrere almeno una volta per il traffico inesistente, un'asfalto ottimo e il susseguirsi di curve davvero degni di nota.
Eccoci alla sorgente del biondo Tevere in tempo per consumare un pranzetto al sacco niente male in compagnia di uno splendido sole e di un cielo sereno tipico della primavera.
La prossima tappa non ha bisogno di spiegazioni basta il nome: Gubbio !
Obbligatoria una sosta più lunga per godersi il panorama e la tranquillità del borgo ottimamente mantenuto.
Le prossime saranno tappe veloci, abbiamo deciso di rientrare a casa in orario decente e quindi facciamo solo una piccola deviazione lasciando la veloce E45 per dirigerci a San Venanzo, cittadina conosciuta per la sua “solfanara” per poi riprenderla e dirigerci alla Cascata delle Marmore nostra ultima tappa prevista prima del rientro.
Posso solo ringraziare l'amico Easyrider che oltre ad onorarmi della sua splendida compagnia, ha permesso di fare un giro impegnativo dimostrando la mia stessa passione e la tanta voglia di stare in sella.
Ancora grazie Paolo !!!!!