Io stesso mi associai anni fa e poi, dato che non mi sembrava che servisse a granché, lasciai subito perdere.
Mi cito perché da qualche giorno sto seriamente pensando che forse è il caso di riprovare a sostenere il CIM.
E' vero, per loro stessa ammissione non sono simpaticissimi, perché sono diretti e schietti: dicono le cose in faccia e spesso son cose che urtano (del tipo "Se noi mototciclisti non contiamo un c**** è anche colpa tua"), però si danno da fare per difendere i nostri diritti e salvaguardare la nostra incolumità. Andate a visitare il sito (
http://www.cim-fema.it/web/ ). Solo che sono un pugno di volontari, quattro utenti delle due ruote che impegnano un po' del loro tempo per le cause che sono di tutti noi
motociclanti. E poi non è un motoclub: non organizza viaggi, raduni, giri né goliardate. Del motociclismo si beccano solo la parte sporca, gravosa: i mal di pancia, insomma. Ma quando riescono a combinare qualcosa ne godiamo poi tutti. E in Italia il motociclista non gode di gran seguito, né esiste qualcuno che lo rappresenti nelle sedi che contano (a differenza di altre categorie).
Ora la situazione si sta facendo grave: o crescono, si strutturano, si organizzano e cominciano a 'rompere' sul serio, oppure sono costretti a chiudere l'associazione per mancanza di fondi (e volontari).
Forse stavolta occorre davvero dar loro una mano. Anche perché la richiesta è chiara e sincera: hanno bisogno di 50mila €: se raggiungono la cifra continuano a battagliare per tutti, altrimenti buonanotte. Però restituiscono i soldi raccolti nel frattempo. O tutto o niente. Per cui non rischiamo nulla: o si sostiene un gruppo che lotta per noi, altrimenti pazienza, e non ci si rimette una lira. Se solo qualcuno di noi si associa e invita qualcun altro a fare altrettanto, il gioco è fatto!
Tenete presente che se qualche
guardrail assassino è stato rimosso e sostituito con modelli pensati anche per le due ruote, è merito esclusivo del Coordinamento Motociclisti. Nel frattempo si continua a lottare contro i pedaggi autostradali pari alle auto, contro i passi alpini a pagamento (Stelvio e altri), contro gli autovelox selvaggi...
Certo però che finchè sono quattro gatti...
In Francia sono quaranta volte di più; se qualcuno di noi viaggia un po' Oltralpe capisce di cosa sto parlando.
Che ne dite, ci si prova?
Io sì.
Lamps